Il Tirreno

Firenze

Il giocatore viola

Amrabat, riscatto Mondiale. È il faro, pure col Marocco

di Brunella Ciullini
Amrabat, riscatto Mondiale. È il faro, pure col Marocco

Nega il gol al Lovren e frena il genio di Luka Modric

3 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. Verrebbe da dire “buona la prima”. E in effetti è stato più che positivo l’esordio al Mondiale in Qatar di Sofyan Amrabat. Lo ha ribadito pure lui sui social: «Grazie per lo straordinario suppporto - ha scritto su Instagram -. Sono orgogoglioso di rappresentare la mia Nazionale». Il suo Marocco, inserito nel Gruppo F, ha fermato i vicecampioni del mondo della Croazia sul pareggio per 0-0 e il centrocampista della Fiorentina, alla prima presenza in assoluto nella competizione iridata, ha confermato quanto di buono mostrato in questa prima parte di stagione con il proprio club. Vero che è stato l’unico dei 22 in campo a rimediare un cartellino giallo (ad una decina di minuti dalla fine), ma è altrettanto vero che la sua prestazione è stata solida e partecipe (è stato il giocatore che ha effettuato più recuperi nel corso del match, 9), sempre nel vivo del gioco e della partita (oltretutto avendo a che fare con un certo Modric...), provvidenziale pure con una salvataggio sulla linea su un tap-in di Lovren. Insomma, un autentico punto di riferimento per i compagni per la fisicità, la grinta, l’intensità. Proprio come in questi mesi con Vincenzo Italiano che dopo il mancato riscatto di Torreira in estate gli ha affidato le chiavi del centrocampo viola. Fiducia ad ora ben ripagata. Il 26enne nazionale marocchino è tornato ai livelli di quando conquistò i riflettori con la maglia del Verona, aggiungendo ai suoi standard esperienza e continuità e diventando uno dei titolarissimi di questa Fiorentina: prova ne sono le 13 presenze in campionato, le 5 in Conference League e le 2 nei preliminari. Con il suo impiego contro la Croazia, Amrabat - schierato per tutti i 90 minuti contro gli appena 9' del connazionale e obiettivo di mercato viola Abdelhamid Sabiri - è stato il primo calciatore viola a scendere il campo nel Mondiale appena cominciato, il 32mo della storia del club in una classifica dominata naturalmente da Giancarlo Antognoni (11 partite mondiali disputate, con tanto di titolo conquistato nell’82 in Spagna). Ma è stata la vecchia società del centrocampista, l’FC Utrecht, a celebrare con un post sul proprio profilo Instagram la sua positiva prestazione contro Perisic e compagni: il club olandese ha pubblicato uno scatto di Sofyan quando era ragazzino mettendolo a confronto con un’immagine di lui tratta dalla sfida con la Croazia in cui appunto ha esordito al Mondiale. Un obiettivo che lo stesso giocatore ha inseguito fin dai primi calci tirati ad un pallone. «È un sogno essere qui, dobbiamo crederci - ha dichiarato in questi giorni Sofyan - Ho molta fiducia nella mia nazionale, è bellissimo esserci e non siamo venuti qui solo per giocare le tre partite del girone. Io credo che possiamo fare qualcosa di speciale e rendere la nostra gente molto orgogliosa. Siamo in un gruppo assai difficile, Belgio e Croazia sono tra le squadre più forti e non va affatto sottovalutato il Canada. Ma noi siamo il Marocco, dobbiamo crederci, dobbiamo credere di poter fare qualcosa di grande». Un condottiero così fa comodo eccome anche alla Fiorentina come dimostrato già in questi primi mesi.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Ambiente

Mare toscano sempre più caldo: anomalia record, +6,2°C oltre la media - Quali sono gli effetti e i rischi

di Francesca Ferri
Estate in Toscana