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L'aggressione

Firenze, senzatetto aggrediti ai giardini pubblici: minacciati e poi picchiati con calci e pugni


	Sono intervenuti i carabinieri
Sono intervenuti i carabinieri

È successo i notte nel parco di viale Malta. I due stavano dormendo all’interno di uno scivolo e sono stati picchiati da sconosciuti che poi sono scappati

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FIRENZE. Due senzatetto che dormivano nei giardini di viale Malta sono stati aggrediti la scorsa notte da alcuni sconosciuti che poi sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce. Stando a quanto riferiscono i carabinieri, i due stavano dormendo all’interno di uno scivolo quando sono stati svegliati dagli aggressori che, dopo averli minacciati ed aggrediti con calci e pugni, sono scappati.

Nella circostanza, uno dei due senzatetto ha riportato lesioni lievi. Indagini in corso dei carabinieri per accertare la dinamica dei fatti e risalire all’identità degli autori.

«La brutale aggressione avvenuta in viale Malta ai danni di due persone senza dimora è un fatto gravissimo, che colpisce la nostra comunità e mette a nudo una tensione sociale che non può essere ignorata – commenta Caterina Arciprete, capogruppo di Avs in consiglio comunale – Firenze è una città che si fonda sulla solidarietà. Ogni forma di violenza contro chi vive condizioni di fragilità non è soltanto un reato ma è anche un attacco ai nostri valori fondamentali. In questi mesi abbiamo assistito a una crescente strumentalizzazione del tema della marginalità sociale da parte di forze politiche che scelgono di parlare di “decoro”, “ordine pubblico” e “sicurezza” trasformando persone in problemi, fragilità in minacce. Quando si costruisce consenso alimentando paura e ostilità verso i più fragili, si apre la porta a fatti come quello accaduto ieri. Chi fa politica ha una responsabilità: le parole costruiscono realtà. Ripetere ogni giorno che chi vive per strada è un nemico significa legittimare chi pensa di poterlo colpire. Questo non può essere accettato. Ringraziamo la sindaca Sara Funaro per aver ribadito che la risposta della città deve essere sempre e soltanto inclusione, ascolto, protezione».

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