Esplosione a Calenzano, nel deposito Eni stop definitivo alla distribuzione di carburanti
Nell’incidente persero la vita cinque lavoratori. Il sindaco Giuseppe Carovani: «Soddisfazione per una decisione che viene incontro alle richieste del Comune e della comunità»
CALENZANO. Il deposito carburanti Eni di Calenzano cesserà ogni attività legata alla distribuzione di carburanti. Lo hanno confermato ieri pomeriggio i rappresentanti di Eni nel corso di un incontro convocato dalla Prefettura di Firenze per fare il punto sul Piano di Emergenza Esterna del Deposito di Calenzano.
A darne notizia il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani. «Esprimo grande soddisfazione - commenta il primo cittadino - per la decisione assunta da Eni, che viene incontro alle richieste dell'amministrazione e della comunità di Calenzano, profondamente colpita dal disastro dello scorso 9 dicembre. Una decisione maturata nell'ambito di un confronto positivo tuttora in corso tra Comune di Calenzano, Regione Toscana e Eni sul destino finale dell'area. Confidiamo che, con l'insediamento del nuovo governo regionale, si possa presto arrivare ad un accordo che consenta di dare un futuro diverso all'area, garantendo i livelli occupazionali preesistenti. Abbiamo appreso con favore che Eni sta procedendo ad acquisire tutti i necessari nulla osta per il retro pompaggio dei carburanti ancora stoccati nel deposito. Insomma si volta davvero pagina per Calenzano e confidiamo si possa presto scrivere una nuova storia per quella parte rilevante del nostro territorio».
A causa dell’esplosione che si verificò nel deposito carburanti il 9 dicembre dello scorso anno, persero la vita cinque autotrasportatori: Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Gerardo Pepe, Franco Cirelli e Davide Baronti. Gli indagati sono nove e sono accusati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni colpose.