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Le indagini

Cinque colpi in venti giorni a Firenze: preso il “ladro dell’Isolotto”


	Un'immagine della polizia relativa a uno degli episodi
Un'immagine della polizia relativa a uno degli episodi

Intrecciando le immagini delle telecamere, l’abbigliamento, gli orari e le varie zone: così la squadra mobile è arrivata a individuarlo

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FIRENZE. Cinque colpi in venti giorni. Così la squadra Mobile di Firenze ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’autorità giudiziaria nei confronti di un cittadino italiano, domiciliato a Firenze, di 55 anni.

La ricostruzione

L’uomo, a partire dal 12 marzo 2025, avrebbe messo a segno cinque diversi episodi di furto e di rapina in zona Isolotto. Secondo quanto ricostruito, l’uomo sarebbe l’autore della rapina del 12 marzo 2025 all’ufficio postale di via Torcicoda.

Gli episodi

In quella occasione, travisato da un passamontagna e minacciando che avrebbe fatto uso di una pistola, nascosta in una borsa a tracolla, si sarebbe fatto consegnare circa 700 euro in contanti per poi darsi alla fuga. Lo stesso, il 19 marzo, dopo aver fatto accesso in un negozio di abbigliamento di via Giovanni Antonio Dosio, travisato sempre da un passamontagna, avrebbe sottratto, sotto minaccia, 500 euro e un orologio.

Il 20 marzo, con il volto coperto, avrebbe trafugato 1300 euro dal registratore di cassa di una tabaccheria di via Luca Signorelli, approfittando della distrazione del titolare, mentre, il 24 marzo, avrebbe tentato, armato di coltello, una rapina alla tabaccheria di via Sant’Angelo non riuscendovi per la pronta reazione dei titolari.

L’ultimo episodio, il 5 aprile scorso, ai danni di un parrucchiere di via Bonaventura Berlinghieri: travisato da un berretto da baseball e con il collo del maglione dolcevita alzato, ha sottratto 500 euro, mostrando, all’atto della fuga, anche un coltello infilato nei pantaloni.

Le indagini

L’attività d’indagine condotta dai poliziotti della squadra Mobile di Firenze, coordinata dalla Procura di Firenze, ha consentito in tempi brevi di arrivare al presunto responsabile. Tramite una significativa attività di screening dei soggetti controllati in quei luoghi e a ridosso di quegli orari, i poliziotti fiorentini hanno individuato e allineato diversi elementi di corrispondenza tra gli eventi: l’abbigliamento, l’orario, la zona e la conoscenza delle strade. Corposa la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona analizzate per ogni singolo episodio.

Decisiva la perquisizione effettuata nell’abitazione dell’uomo; alla fine della quale sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi accessori e indumenti riconducibili ai fatti, come i coltelli impiegati e il passamontagna indossato in più di una occasione. L’uomo è stato rintracciato a Lastra a Signa.

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