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La commessa si distrae, due furti in gioielleria a Firenze: trovati dopo mesi i due ladri. Così la Squadra Mobile ha chiuso il cerchio

La commessa si distrae, due furti in gioielleria a Firenze: trovati dopo mesi i due ladri. Così la Squadra Mobile ha chiuso il cerchio

Gli autori identificati grazie alle telecamere e all’incrocio di alcuni dati. Negli ultimi mesi, colpi simili anche tra Ponte Vecchio, Santa Croce e via Por Santa Maria.

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FIRENZE È nel silenzio discreto del centro storico di Firenze, tra le vetrine eleganti e i riflessi di oro e pietre preziose di via della Vigna Nuova, che il 25 gennaio scorso si è consumato un furto tanto rapido quanto studiato. Due uomini, in concorso tra loro, sono riusciti a sottrarre monili per un valore di circa 10.000 euro da una gioielleria della zona, la Maison Gioielli, approfittando di una distrazione della commessa, che si sarebbe accorta solo a distanza di tempo dell’ammanco. La dinamica è quella tipica di chi conosce i meccanismi del furto “pulito”, portato a termine senza effrazione, senza urla, senza vetri infranti, ma con abilità e, soprattutto, con metodo.

La commessa distratta

La chiamata al 112 è scattata subito dopo la scoperta. Ma a quel punto, i ladri si erano già dileguati nel tessuto cittadino. Un copione, purtroppo, noto e già scritto in tante altre città. Solo che, in questo caso, la storia ha preso una piega diversa, grazie a un lavoro investigativo tanto paziente quanto preciso della Squadra Mobile di Firenze. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati eseguiti due arresti su disposizione della Procura della Repubblica: i presunti autori del furto, due cittadini georgiani di 26 e 49 anni, sono stati rintracciati rispettivamente a Santa Croce sull’Arno e a Empoli. Per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Il più giovane è stato trasferito nella casa circondariale della città dove è stato individuato, mentre l’uomo di 49 anni è ora detenuto a Sollicciano.

Le due incursioni

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due avrebbero agito in modo coordinato e strategico, tornando due volte nel negozio nello stesso pomeriggio, con l’intento preciso di distrarre l’addetta alla vendita per prelevare i gioielli con discrezione e senza lasciare segni evidenti del reato. Un piano che rivela esperienza e freddezza. E che, proprio per questo, ha spinto gli inquirenti a verificare eventuali collegamenti con altri episodi analoghi, avvenuti nelle scorse settimane tra Firenze e Prato. Il lavoro della Mobile, condotto anche grazie all’analisi dei filmati di videosorveglianza, a riscontri su movimenti sospetti e al monitoraggio di persone già note agli archivi, ha permesso di restringere rapidamente il campo. Ma dietro questi arresti non c’è solo la soluzione di un singolo caso: c’è la conferma di una modalità operativa sempre più sofisticata.

I precedenti

Non è infatti il primo caso. Nel settembre 2023 un colpo va in scena su Ponte Vecchio: un furto ben orchestrato porta alla sottrazione di tre collane in oro e un ciondolo per circa 17.000 euro. Tre sudamericani arrestati in esecuzione di custodia cautelare. La dinamica suggerisce la complicità tra distractor e colui che afferra la refurtiva in pochi minuti, senza destare sospetti immediati. Il 30 aprile 2024 i ladri entrano in azione in via de’ Neri: va in scena una rapina violenta in pieno centro, a pochi passi da Piazza della Signoria. I malviventi, fingendosi clienti, aggrediscono il titolare, lo legano e lo imbavagliano, portando via orologi di lusso per svariate decine di migliaia di euro. Indagini della Mobile con arresto di tre uomini. Nel dicembre 2024 una rapina choc viene messa a segno in via Por Santa Maria, pochi passi da Ponte Vecchio: il colpo è da capogiro, i ladri portano via circa 300.000 euro. Tre persone entrano con volto travisato, immobilizzano il personale e razziano le vetrine. Bottino raccolto in pochi minuti e fuga immediata. Le indagini portano al fermo del “palo”.

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