La tragedia
Niente lavatrici e doccia, ecco i lavori (e la siccità) a Firenze. Le zone e i consigli
Publiacqua ammoderna la rete, ma sabato 10 e domenica 11 maggio molti quartieri resteranno senza acqua: come superare questi giorni
FIRENZE. Per due giorni allarme siccità. Non per un calo delle precipitazioni, ma per potenziare l’Autostrada dell’Acqua: in arrivo undici autobotti nel Comune di Firenze. Ad annunciarlo è Publiacqua, che dal 9 all’11 maggio effettuerà degli interventi che provocheranno l’interruzione dell’apporto di circa 400 litri di acqua al secondo, in un’area popolata da 350.000 persone. Infatti, un cantiere “fiorentino” ma che interessa anche alcuni comuni della Provincia, assieme a Prato e Pistoia. Si tratta di una situazione di oggettivo disagio per i cittadini. Una condizione della quale è consapevole il presidente di Publiacqua, Nicola Perini che fornisce maggiori dettagli, precauzioni e consigli per attenuare la preoccupazione. E avverte: i disagi maggiori si verificheranno sabato.
I cantieri
In occasione dei lavori della tramvia per Bagno a Ripoli, sono in corso gli interventi di riorganizzazione del sistema di adduzione, denominato Autostrada dell’Acqua (la rete che consente di servire l’intera area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia) nel tratto tra l’impianto dell’Anconella e Viale Matteotti. «Ci occuperemo della congiunzione della vecchia autostrada - spiega il presidente Perini - per favorire il raddoppio della dorsale». Lavori necessari per la vetustà della rete: «Si tratta - aggiunge Perini - di una dorsale che ha circa 50 anni. Questo cantiere è cruciale per ammodernare la rete».
Tempi e impatti
Dalle 22 di domani, venerdì 9 maggio, prenderanno il via le operazioni propedeutiche ai lavori: «Abbiamo bisogno di far defluire l’acqua dai tubi per essere operativi fin dalle prime ore di sabato mattina». Lo scarico della rete, necessario per la sicurezza, si concluderà verso le 6 di sabato. Dalle previsioni di Publiacqua, i cittadini potranno imbattersi nei primi disservizi all’alba. «Contiamo di completare i lavori nel tardo pomeriggio del sabato– spiega il presidente della partecipata – La riapertura dell’adduzione avverrà in modo progressivo per evitare danneggiamenti alla rete. Nelle prime ore di sabato ci saranno riduzioni di servizio e mancanza d'acqua. Lavoreremo tutto il giorno per riattivare il servizio all'ora di cena. Questo significa tornare alla normalità nelle prime ore del sabato notte, o comunque a cavallo con la domenica». Perché proprio ora i cantieri? Gli studi attestano una maggiore quantità d’acqua nelle falde e nei serbatoi. E questo consente di attenuare i disagi.
Le zone più colpite
Rossa, arancione e gialla. Sono i colori attribuiti alle aree con un diverso grado di criticità e di intensità degli effetti dei lavori. «Chi vive ai piani alti sfugge a questa classificazione», dichiara Perini, in riferimento alla diminuzione di pressione che potrà riguardare gli appartamenti agli ultimi piani indistintamente dalla zona abitata. Le simulazioni pronosticano nell’area rossa abbassamenti di pressione e possibili mancanze d’acqua per tutto sabato: i quartieri 5, 2 e 1 di Firenze risultano essere i più sensibili. Si riduce invece la criticità nella zona arancio, colore del centro di Firenze, in cui i disservizi potranno essere concentrati nelle ore pomeridiane e serali (dalle 14 alle 24). I residenti in gialla dovranno prestare attenzione in particolare nelle ore serali (dalle 19 alle 24). In fascia rossa – con abbassamenti di pressione e possibili mancanze d'acqua tutto sabato – ci sono Novoli, Cascine, Rifredi, Statuto, piazza Dalmazia, le Cure, zona Stadio, zona Mercafir e zona bassa di Castello. In quella arancio, con abbassamenti di pressione e possibili mancanze d'acqua in particolare nella fascia 14-24 del 10 maggio, rientrano il centro storico compreso tra Arno, viale Fratelli Rosselli, viale Strozzi, viale Lavagnini, viale Matteotti e viale Giovine Italia, e Soffiano sotto viale Etruria. In fascia gialla le aree restanti della città: in quest'ultimo caso i disagi saranno limitati all'orario 19-24 di sabato. Dalle risorse locali idriche alla presenza di autoclavi negli edifici, è importante ricordare l’eterogeneità delle realtà interessate. «Ad esempio, a Campi, Sesto e Signa la nostra adduzione completa il fabbisogno. Pertanto, le prime mancanze d’acqua si presenteranno una volta esauriti i serbatoi locali». A Prato disagi ridotti dalla modulazione della pressione.
Cosa non fare
Perini chiede «ai cittadini di avere un uso molto attento dell'acqua fin dal giovedì (oggi, 8 maggio ndr) e di fare attenzione, specialmente per l'uso degli elettrodomestici perché nel caso venisse a mancare improvvisamente l'acqua», sabato, «il rischio è che possano essere danneggiati gli elettrodomestici stessi». Dunque, da domani, 9 maggio, a domenica, 11 maggio, meglio non utilizzare lavastoviglie, lavatrice e scaldabagno per non incorrere in danneggiamenti. Poi non annaffiare le piante, non lavare la macchina o riempire una piscina: tutto superfluo. E attenzione: quando tornerà l’acqua dai rubinetti potrebbe uscire torbida. Meglio farla scorrere per un po’ e semmai avvisare Publiacqua se non tornasse limpida.
Le autobotti
Per chi dovesse ritrovarsi con i rubinetti completamente a secco, a Firenze saranno collocate undici autobotti, a disposizione dal 9 all’11 maggio. «Abbiamo optato - dichiara Perini - per le aree più accessibili alla comunità (vedi mappa), consultando Protezione Civile e Vigili del Fuoco».