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Firenze, il quartiere 4 insorge: in centinaia alla manifestazione per chiedere sicurezza

Firenze, il quartiere 4 insorge: in centinaia alla manifestazione per chiedere sicurezza

Moltissime persone si sono presentate all’Esselunga di via Canova, zona Isolotto, con cartelli come “Sicurezza”, “Basta scippi” e “Basta degrado”. E anche Esselunga solidarizza con i cittadini

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FIRENZE Circa 200 residenti nel quartiere 4 di Firenze, stasera martedì 11 marzo, si sono riversati in via Canova davanti al supermercato dell’Esselunga per chiedere alle autorità sicurezza e contrasto al degrado. “Basta degrado”, “basta scippi” alcuni dei cartelli mostrati dai manifestanti in sit-in. La protesta è stata condivisa anche dai lavoratori del supermercato, anche loro preoccupati per la sicurezza nel quartiere. Dopo un presidio, i manifestanti hanno passeggiato lungo la galleria commerciale esibendo cartelli con frasi come 'Basta scippi', 'Basta aggressioni', 'Sicurezza', 'Basta degrado'. L'iniziativa è stata convocata sui social e col passaparola dal Comitato di cittadini del Quartiere 4, i quali si sono detti esasperati e intimiditi da casi di aggressioni, giri di spaccio di droga, furti, scippi, vandalismi e rapine che sono accaduti nella zona. Il centro commerciale è meta di famiglie, anziani, bambini. La protesta è durata circa un'ora, tra le 18 e le 19, ed è stata rilanciata sui social web network. Qualche momento di tensione c'è stato quando un soggetto avrebbe provocato i manifestanti, ma non ci sono stati contatti. Era presente la polizia. Sempre secondo quanto appreso, è andato sul posto il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. Presenti anche esponenti di partiti fra cui FdI coi consiglieri comunali Matteo Chelli, Angela Sirello e Alessandro Draghi. 

Solidarietà "con il Quartiere 4 a tutela di dipendenti e clienti" viene espressa in una nota diffusa dall'ufficio stampa di Esselunga. "Sempre più di frequente nell'area di via Canova si stanno verificando episodi che minano la sicurezza delle nostre persone e dei nostri clienti e generano un clima di grande disagio nell'intero quartiere", ricostruisce Esselunga, sottolineando di aver attivato "da diverso tempo molte risorse, ad esempio intensificando da più di un anno i servizi di vigilanza" e di aver "ripetutamente rappresentato gli inaccettabili fatti di illegalità alle istituzioni locali. Nonostante gli impegni profusi, la situazione ad oggi non è stata risolta". "Desideriamo ribadire la nostra piena disponibilità a fornire ogni ulteriore contributo utile a supportare un'efficace azione di prevenzione, per quanto in nostro potere. Condividiamo il senso di insicurezza e al contempo subiamo le criticità dell'intero quartiere. Confidiamo - conclude l'azienda - in un deciso impegno congiunto con Istituzioni e comunità per una rapida risoluzione della situazione".

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