Il Tirreno

Firenze

Il caso

Salmonella nelle scuole della Piana fiorentina, le mamme chiedono i danni

di Elena Andreini

	Alcune mamme di Action Salmonella
Alcune mamme di Action Salmonella

I casi a fine settembre. Le testimonianze: i nostri figli ricoverati per giorni, abbiamo avuto paura

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CAMPI BISENZIO. ActionSalmonella è il comitato composto da una cinquantina di genitori costituito dopo i casi di salmonellosi avvenuti in molte scuole servite dalla mensa pubblica di Qualità e Servizi. Il neonato comitato, aperto a tutti, annuncia che presto partiranno anche azioni legali se non come gruppo e quindi non come class action, come singoli genitori. Il comitato è stato presentato al circolo ricreativo la Fratellanza di San Piero a Ponti a Campi Bisenzio.

«Chiediamo come gli enti preposti intendano dichiarare il processo di controllo e se possono nascere collaborazioni in questo senso con le famiglie – afferma la portavoce del comitato Letizia Marchese – visto che i nostri bambini e noi siamo le persone coinvolte e siamo stati noi con i nostri figli a soffrire». I casi di salmonella si sono verificati alla fine di settembre e hanno coinvolto molte scuole della Piana fiorentina fornite dal servizio mensa di Qualità e Servizi con sede in via del Colle a Calenzano, una società totalmente pubblica i cui soci sono i Comuni di Sesto, Campi, Signa, Calenzano, Carmignano, Barberino di Mugello e Capannori.

Il Comitato ha formulato cinque proposte e richieste alle istituzioni. «Dare alle famiglie la possibilità di scelta di usufruire o meno del servizio di mensa e in attesa di risposte chiare e concrete fornire un servizio alternativo come è successo all’Istituto Alfani di Sesto Fiorentino – spiega Marchese – Inoltre chiediamo che i Comuni prendano una posizione chiara in merito a questa vicenda dal punto di vista contrattuale con il proprio fornitore del servizio e dal punto di vista legale della tutela della salute dei fruitori del servizio, i bambini, la cui salute è stata messa a rischio».

Il Comitato chiede poi di intensificare i controlli medici sul personale dipendente con cadenza mensile trasmettendo, in forma anonima, i dati alle istituzioni e ai fruitori del servizio; inserire controlli a cadenza settimanale su tutti i campioni dei pasti con annessa trasmissione dei risultati a Comuni, scuole e famiglie, e infine il ripristino della commissione mensa dei genitori e degli assaggiatori, commissione e assaggiatori che potrebbero presentarsi per lo svolgimento di questa attività anche a “sorpresa”. Secondo il Comitato ActionSalmonella i dati resi noti durante il consiglio regionale dall’assessore Simone Bezzini rispondendo ad una interrogazione dell’opposizione, sarebbero sottostimati. «I ricoverati sarebbero 26 – spiega la portavoce – mentre nel nostro piccolo gruppo sappiamo che sono già 28: 15 su Firenze, 6 su Prato, 5 su Pistoia e due a Borgo San Lorenzo. Quindi mi sento di dire che se hanno bisogno di raccogliere dati potrebbero rivolgersi anche a noi».

Certo è che dopo un mese dall’inizio della vicenda ancora i dati ufficiali dell’Asl non sono stati resi noti. Da questa vicenda, spiega il comitato, i bambini e le famiglie sono uscite traumatizzati. «Sono stati coinvolti bambini molto piccoli – spiega la portavoce – a partire dai 12 mesi fino ai 10-11 anni». Alcuni genitori hanno raccontato di bimbi che già fin dal 23 settembre hanno avuto febbre alta e scariche continue. «Mio figlio di 2 anni e mezzo – dice Marchese – ha avuto febbre fino a 41, scariche e vomito e mi sono impaurita perché non si muoveva e non rispondeva. È stato ricoverato al Meyer dal 23 fino al 29 settembre».
 

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