Il Tirreno

Firenze

Ondata di furti

Firenze, il bar colpito dai ladri due volte in pochi giorni: «Alla terza l’assicurazione mi ha detto che non paga»

di Valentina Tisi
Firenze, il bar colpito dai ladri due volte in pochi giorni: «Alla terza l’assicurazione mi ha detto che non paga»

Il titolare del Gran caffè di via Circondaria: «Due colpi in quattro giorni mi hanno detto che se accadrà di nuovo non avrò alcun risarcimento»

28 dicembre 2023
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FIRENZE. Sono abbattuti ed esasperati, la rabbia ormai cresce sempre più tra coloro che vivono e lavorano a San Jacopino, i cittadini sono stanchi di dover fare i conti ogni giorno con spaccate a raffica e danni alle auto. Gli episodi si ripetono senza sosta, spesso capita anche che a venire colpite più volte in pochi giorni siano le stesse persone. È proprio questo ciò che è accaduto a Gianluca Ciancio, titolare del bistrò Gran caffè di via Circondaria, che si è ritrovato il locale devastato dai ladri due volte in pochi giorni, il 24 dicembre e poi di nuovo nella notte tra il 26 e il 27. «La prima volta hanno usato un tombino per spaccare il vetro – racconta il titolare – e hanno portato via il fondo cassa, la seconda hanno usato un piccone e hanno portato via direttamente la cassa».

Intorno alle 1,40 i residenti della zona si sono svegliati sentendo il rumore dei vetri in frantumi, poi hanno visto un uomo, armato di un piccone di ferro da 90 cm allontanarsi in bicicletta. Il malvivente è stato poi fermato dalla polizia a poche centinaia di metri di distanza dal locale colpito, mentre cercava di scassinare il chiosco di “Aurelio i’ re del lampredotto” in piazza Tanucci. Proprio lì gli agenti hanno sorpreso e arrestato il responsabile, un quarantaduenne originario del Marocco, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine.

Magra consolazione però per il titolare del bistrò Gran caffè che si è trovato per l’ennesima volta il locale devastato a pochi giorni di distanza dalla spaccata precedente. «Non è tanto per i soldi che hanno portato via, ormai ci tengo poco – sottolinea – il problema grosso sono i danni che hanno fatto al locale. È devastato e gli infissi sono completamente rovinati. Dopo la spaccata del 24 avevo fatto riparare i lavori d’urgenza e invece adesso è tutto da rifare da capo. A questo di aggiunge il fatto che ho dovuto tenere il locale chiuso in questi giorni a causa dei danni».

Le due spaccate però non sono le uniche che Ciancio ha dovuto subire nel corso di quest’anno: «Oltre al locale di via Circondaria ne ho anche uno in viale Fratelli Roselli, il Fish Garden, nel 2023, mettendo insieme le due attività, le spaccate che ho subito sono state sette, tre al Gran caffè e quattro nell’altra. Anche in viale Fratelli Roselli ho segnalato più volte i problemi di sicurezza alle forze dell’ordine, tra risse, spaccio e bivacchi. Addirittura devo andare io la mattina ad aprire il locale perché non ci posso mandare i dipendenti, è rischioso».

Al danno poi si aggiunge la beffa, dopo i ripetuti furti l’assicurazione avrebbe lanciato l’altolà, dicendo che non pagherà più: «Già l’hanno aumentata di 120 euro – spiega ancora il titolare – adesso mi hanno avvertito che se dovesse capitare di nuovo non intendono pagare». Una situazione che fa sentire Gianluca Ciancio abbandonato davanti alle incursioni di malviventi che continuano a ripetersi: «Servono più forze dell’ordine. Le spaccate si verificano soprattutto tra le 2 e le 5, almeno per quelle tre ore dovrebbero girare di più in questa zona, invece siamo completamente abbandonati».

Un sentimento condiviso da molti nel quartiere di San Jacopino. «Purtroppo la situazione non cambia – lancia l’allarme Simone Gianfaldoni, presidente del comitato Cittadini attivi San Jacopino –. Continuano le spaccate nel quartiere. È entrato a fare parte del club delle spaccate anche il bar Ghiottone; hanno infranto la vetrina e rubato il fondo cassa causando ingenti i danni. Un’altra tentata spaccata che però è stata sventata è accaduta al salone di Gino de Stefano in via Ponte alle Mosse, già colpito i primi di dicembre, i ladri sono fuggiti appena è scattato l’allarme».

Spaccate nei negozi a cui si aggiungono i danneggiamenti alle auto che continuano imperterriti. Ma i cittadini ora vogliono risposte, la situazione ormai è ingestibile: «Dalla primavera scorsa si contano quasi una trentina di spaccate – fa il punto Gianfaldoni –. Forse è l'ora di dire basta, chi è preposto ci dia una mano. Lo Stato ci deve dare una risposta, dove sono gli agenti che dovevano arrivare? Quelli che ci sono rimangono tutti in centro, mentre qui non si è risolto niente, ne abbiamo bisogno. Insieme agli altri comitati abbiamo deciso di scrivere alla prefettura e a tutte le istituzioni, perché questa situazione è avvilente e si rischia il “fai da te”. Dopo le feste siamo pronti, con la rete dei comitati, a scendere nuovamente in strada».


 

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