Ognissanti Carabinieri in tour dopo la scia di furti nel borgo
I commercianti: «Abbiamo paura e ci sentiamo abbandonati»
FIRENZE. Paura, preoccupazione, insicurezza. E soprattutto il timore che la lunga scia di furti e rapine che dal novembre scorso sta scuotendo Borgo Ognissanti, una strada “nobile”, che conserva ancora la sua anima e la sua identità (anche se i residenti stanno fuggendo via), sia tutt’altro che terminata. Quanto accaduto allo storico Forno Becagli la scorsa settimana agita le notti e i sonni degli oltre sessanta imprenditori della via che ora si stanno provando a organizzare ognuno a modo suo. Tra loro c’è chi ha deciso di munirsi di allarme, chi di telecamere e chi, invece, ha già “assoldato” le guardie giurate. Insomma, l’aria è pesante, e per questo, ieri mattina, il presidente dell’associazione Borgo Ognissanti, Fabrizio Carabba (titolare del Garage Europa), raccogliendo anche il grido d’allarme dei suoi collegi ha voluto far visita alle attività del Borgo per infondere loro forza e speranza. Un “tour” – servito anche a sondare gli umori dei propri associati – che ha visto la presenza dei carabinieri e del luogotenente Andrea Esposito, comandante della caserma di Santa Maria Novella. Dopo aver visto quella divisa, parlato con il militare, i negozianti si sono sentiti più sollevati e anche meno soli. Il sottufficiale dell’Arma, che, ad inizio del giro in strada, ha voluto incontrare per prima Clara Becagli – a cui sabato notte con un flex, e senza che nessuno nella palazzina in cui da decenni è ubicato il suo forno, avvertisse rumori, hanno smurato la cassaforte con circa 10mila euro all’interno – per sottolineare che «i carabinieri ci sono, e sono con voi», ma soprattutto per informarla che esiste un servizio gratuito che l’Arma mette a disposizione di ogni cittadino. E che permette di collegare l’allarme dell’attività o dell’abitazione con la sala operativa del 112. L’allerta, in pratica, si attiva in caso di intrusione e in pochi secondo viene inviata sul posto la gazzella più vicina.
Carabba e il luogotenente Esposito hanno poi fatto visita al Forno Palatresi, a cui a novembre i ladri portarono via il fondo cassa: «Dall’imbrunire Borgo Ognissanti cambia faccia, tutti quei balordi che solotamente stazionano in via Palazzuolo, il vero vulnus della zona, si spostano tutti qui. Ci sentiamo osservati, controllati e spesso anche minacciati». Uno dei tanti problemi di quel quadrante di Firenze è l’abbandono di via Maso Finiguerra – come si ricorderà, 10 giorni fa, e in piena notte, venne dato fuoco agli ingressi di due palazzi, e solo il pronto intervento dei residenti evitò una tragedia – con il Fulgor che da oltre due lustri resta un buco nero insieme all’hotel Palazzo Ognissanti doventato il rifugio di senza fissa dimora e personaggi poco raccomandabili.
Per Piero Giorgetto, ottico e nel Borgo dal 1981, «la situazione sta diventando difficile, tra furti, microcriminalalità, spaccio e consumo di droga alla luce del sole. Purtroppo i vecchi abitanti sono tutti fuggiti via e molti negozi, in particolare quelli di vicinato, stanno pensando di chiudere». Il negoziante, che ha due ingressi, uno sulla strada principale e l’altro in via Montebello, ha deciso di tenere sempre chiuso quest’ultimo per evitare che qualche balordo possa intrufolarsi e derubarlo. «Ho deciso di tirare giù il bandone alle 19 per evitare di restare solo quando la strada si svuota di turisti e passanti», afferma. La paura, neanche tanto campata in aria, che Borgo Ognissanti possa trasformarsi in una “succursale” di via Palazzuolo – il bronx fiorentino – scaturisce dai numeosi casi di cronaca che nelle ultime settimane hanno riempito i giornali della città.
Anche Gabriella Vetrugno, titolare di Adele Interiors, un negozio di design, ha subito un atto vandalico (le hanno spaccato una vetrina), e ora vorrebbe inserire dei sensori che fanno accendere le luci ogni qualvolta passano le persone davanti all’attività. «Sono sconcertata da quanto sta accadendo, eppure questa è una strada importante: ci sono due tra i più prestigiosi alberghi della città, il Consolato francese, e spesso è meta di attori, cantanti e miliardari arabi. Per questo vi è la necessità di una maggiore attenzione». Per Fabrizio Carabba, il presidente dell’associazione dei commercianti che riunisce 60 attività, «lo scenario nuovo che si presenta ai nostri occhi dal novembre 2022 è di un grave senso di insicurezza che si manifesta soprattuttodal tardo pomeriggio fino a notte fonda. Le ragazze vengono importunate, seguite e derubate. Il Quartiere 1 e il suo presidente ci hanno praticamente abbandonato. Ma noi confidiamo nell’Arma che ci sta dando una grande mano».
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