Allarme lupi a Fiesole e in Valdisieve: le fototrappole ne scovano quattro – Video
La questione arriva in Regione: Fratelli d’Italia solleva il problema
FIESOLE. Scatta l’allarme in Valdisieve per l’avvistamento di lupi, ibridi e canidi. Negli ultimi tempi sono più di dieci le segnalazioni nei vari comuni. Un primo avvistamento era stato agli inizi di febbraio, a Dicomano, con un lupo individuato tra le vie del paese. Il sindaco Stefano Passiatore, con un post su Facebook invitava in quell’occasione la popolazione a prestare attenzione e evitare di tenere cibo alla portata di animali. La ricerca di cibo è, infatti, il motivo principale che spinge questi esemplari ad avvicinarsi ai centri abitati. La paura si è subito diffusa tra i cercatori di funghi, i padroni di cani e gli amanti del trekking ma anche tra coloro che nel territorio hanno creato la propria azienda. A Pontassieve, il 2 febbraio scorso, l’azienda agricola "La Valle del Sasso" della località di Santa Brigida ha subito un forte attacco da parte di lupi. Il titolare, Flavio Giannetti, denunciò la morte di Scottex, il fidato cane da pascolo che, oltre ad essere un ottimo guardiano, era anche un amico. Purtroppo, non è stato il primo episodio per l’azienda che aveva perso già l’anno precedente un altro cane: «Scottex è stato ucciso dai lupi per salvare il gregge, come già era successo lo scorso anno a Nebbia. Due cani tenaci e fedeli che hanno sacrificato la loro vita per proteggere gli animali» scrive il titolare in un post. E anche la politica è scesa in campo per denunciare questa situazione, come il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi: «In Val di Sieve, così come nei territori e nei boschi della città metropolitana di Firenze, è diventato. Lupi e ibridi imperversano mettendo a rischio l’incolumità delle persone, dei cercatori di funghi, di coloro che portano a passeggio i propri cani e degli amanti del trekking. Ma non solo, molti sono i danni per gli allevatori con greggi sbranate e un danno d’immagine per l’impatto negativo sui turisti soprattutto stranieri». Si tratta di un problema sottoposto a livello regionale in Commissione e con atti discussi in aula: «Vorremmo sapere se la popolazione del lupo in Toscana è adeguatamente monitorata, visto che l’ultimo censimento risale al 2016 - continua Vittorio Fantozzi -. Vorremmo sapere quali risultati siano stati raggiunti dalla task force lupo della regione e, soprattutto, se tutto ciò sia sufficiente ad affrontare il problema. E se per le aziende zootecniche, oltre agli indennizzi, si stiano programmando misure apposite per sgravare gli allevatori dai costi di rimozione, trasporto e smaltimento delle carcasse». Avvistamenti si sono registrati anche alla località Le Molina nel comune di Fiesole: «Non abbiamo ricevuto delle segnalazioni, ma Duccio Bersi, uno dei massimi esperti di lupi, ha messo delle fototrappole sopra Le Molina che hanno riscontrato la presenza di quattro o cinque esemplari. Sono sotto supervisione, per ora non sono un problema» spiega Anna Ravoni, sindaca di Fiesole. Di certo c’è che in quella zona ci sono alcune case. Alessandra Gallego, consigliere della Città metropolitana di Firenze esprime la preoccupazione dell’aumento esponenziale di questi esemplari: «C’è un aumento incontrollato di lupi, non solo in Toscana ma in tutto il territorio nazionale. Sono animali che si espandono in maniera incontrollata, mangiano qualsiasi cosa nel bosco, andando contro anche alla biodiversità. Presenterò a breve un’interrogazione sul tema in Città Metropolitana».
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