Nardella revoca le deleghe a Del Re. L’assessora fuori dalla giunta: «Non tradisco il mandato degli elettori, il passaggio al Duomo non è proponibile» – video
Il sindaco convoca una conferenza stampa e estromette l’assessora dalla squadra. «La informerò adesso». E sulla tenuta della maggioranza: «Se viene a mancare pronto a dare le dimissioni»
FIRENZE. Il dado è tratto. Dopo la giornata di tensione e scontri, Dario Nardella estromette dalla giunta l’assessora all’urbanistica Cecilia Del Re. Il sindaco si presenta ai giornalisti in sala di Lorenzo a Palazzo Vecchi poco dopo le 10.30 e annuncia: “Ho appena firmato il decreto di revoca delle deleghe all’assessora Del Re. È una decisione difficile e sofferta dopo quello che è successo ieri e dopo le dichiarazioni di Del Re sul passaggio della tramvia al Duomo” Nardella si attribuirà le deleghe dell’assessora.
Ma il suo discorso è molto duro. “Sono molto amareggiato, ma per me è inevitabile, perché ho lavorato alacremente perché il piano operativo fosse il risultato di una sintonia politica istituzionale ma nel giorno stesso della sua adozione è esplosa una vera e propria bomba politica. Sulla pedonalizzazione del Duomo , su cui abbiamo costruito anni di governo della città e su cui abbiamo ricevuto il pieno mandato dei cittadini, non è ammissibile alcuna incertezza. Il passaggio dal Duomo non è riproponibile”.
La decisione arriva dopo le polemiche innescate lunedì dalle parole di Del Re sulla necessità di far arrivare la tramvia fino al cuore del centro storico, al Duomo, questione sempre esclusa da Nardella e non presente nel programma di mandato, seguite ieri da tensioni con il primo cittadino che ha evidenziato che dal suo assessore si sarebbe aspettato "una smentita tempestiva, secca, breve e inequivocabile". Per Nardella "aver messo come argomento di discussione" il tema del passaggio della tramvia dal Duomo "significa aver aperto un conflitto insanabile col sindaco e l'amministrazione della città".
Il sindaco arriva in conferenza addirittura prima di aver comunicato della revoca all’assessora. Dice di aver informato i vertici regionali, provinciali e cittadini del partito ma di “assumersi la responsabilità politica della decisione” avvalendosi delle sue prerogative da sindaco. Teme ripercussioni sulla tenuta della maggioranza? “Su una questione come questa non si torna indietro, se qualcuno avrà qualcosa da dire e non ci sarà la maggioranza io piuttosto sono pronto a dare le dimissioni, ma non tradisco il mandato dei cittadini”.
"Tengo le deleghe" di Del Re "fino a quando è necessario tenerle, perché ovviamente il Piano operativo è stato soltanto inviato, e ora c'è una fase abbastanza complessa con la quale dobbiamo continuare", dice Nardella, che dunque da da oggi si occuperà anche di urbanistica, innovazione tecnologica e sistemi informativi, coordinamento dei progetti per il Recovery plan, Smart city e piano di gestione Unesco. "Ho preso le deleghe proprio perché non voglio perdere un minuto - prosegue il sindaco - , non voglio perdere un solo minuto, nel lavoro che va fatto su tutta la fase delle osservazioni legate al Piano operativo, che dobbiamo approvare nei tempi previsti perché è un documento molto importante per la vita della città. Quindi voglio rassicurare tutte le forze economiche, sindacali, sociali cittadine del fatto che il Piano operativo va avanti, e mi prendo le deleghe proprio per dare la massima garanzia di questo impegno".
Ma poi il primo cittadino specifica meglio i motivi dello strappo. "Il passaggio dal Duomo" sarebbe "uno sconvolgimento dell'assetto tramviario", e non "un semplice addendum alla staffa di via Martelli: il passaggio dal Duomo renderebbe praticamente inutile l'assetto che vede in piazza della Libertà lo snodo fondamentale di tutti i sistemi tramviari. Ho letto nelle dichiarazioni di ieri sera dell'assessora Del Re. Il prolungamento della tramvia di qualche centinai di metri da piazza San Marco non ha niente a che vedere con il passaggio dal Duomo perché nel nostro assetto Piazza San Marco rimane con Piazza Libertà l'asse centrale dell'ingresso a nord del centro storico". Far passare la tramvia dal Duomo, dunque, "vorrebbe dire rimettere in discussione tutto - ha concluso il sindaco - con i cantieri già aperti sulla linea Vacs, Fortezza, Libertà e San Marco”.
Al fianco del sindaco il segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi: "Gli incarichi assegnati dal sindaco agli assessori sono assolutamente fiduciari: sono stato sindaco e so bene che quando viene meno questa fiducia il rapporto è compromesso. Sono certo che sindaco e partito affronteranno questa situazione nel miglior modo possibile per collegare l'azione amministrativa".