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Calenzano, in arrivo le zone 30: ecco dove saranno previste

di Elena Andreini
Calenzano, in arrivo le zone 30: ecco dove saranno previste

Da via Tagliafraschi a via Squilloni: l’obiettivo è metterne numerose

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CALENZANO. La novità in arrivo con il nuovo piano urbano del traffico è data dalla creazione di “zone 30” che arriveranno per la prima volta a Calenzano portandosi dietro un sapore tutto europeo. Saranno aree dove la velocità sarà contenuta destinate a definire nuovi centri cittadini, adatti allo spostamento non solo in auto, ma anche a quello con la bicicletta o a piedi. «Le zone 30 hanno due obiettivi fondamentali – spiega il vicesindaco e assessore alla mobilità Alberto Giusti – aumentare la sicurezza stradale e favorire la mobilità di chi va a piedi e in bicicletta. È una scelta che stanno portando avanti tutte le grandi città europee per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e creare le condizioni per superare un modello urbano basato sugli spostamenti privati in auto, in favore del trasporto pubblico e della mobilità dolce».

Con l’entrata in vigore del piano urbano del traffico sono già state individuate le zone del territorio che diventeranno “area 30”. «Le zone 30 sono già in fase di costituzione, a partire dall’area di via Tagliafraschi e via Squilloni a conclusione dei lavori del collettore fognario. – spiega il vicedindaco Giusti – Le aree interessate sono molte, il nostro obiettivo è riuscire a svolgere i lavori in tutto il territorio in circa due anni». Gran parte del territorio sarà, quindi, dotato di “zone 30”. «Tutte le zone residenziali di Calenzano, ad esclusione delle principali direttrici di scorrimento, vedranno la riduzione della velocità a 30 km/h. – prosegue Giusti – Il transito delle auto sarà ammesso, ma con velocità ridotte, tramite la segnaletica apposita e un arredo urbano che renda anche lo spazio pubblico più attraente per gli spostamenti pedonali e su due ruote». «Il problema della velocità è generalizzato, – dice Giusti – ma certo si fa sentire laddove le strade provinciali attraversano le frazioni, come a Le Croci, oppure sui lunghi rettilinei con poche interruzioni, ne cito solo alcune, come via Giusti, via Pertini e via di Prato».

Da un lato le “zone 30” utili per creare aree a velocità bassa, dall’altro il Piano ha previsto anche interventi per le strade dove la viabilità è più sostenuta come la SP8 o la via Puccini. «Su queste arterie, dove non è possibile realizzare dossi, – spiega Giusti – occorre una segnaletica specifica, anche luminosa, e una modifica della pavimentazione stradale per aumentare l’attenzione degli automobilisti attraverso il rumore e la colorazione differente. Gli autovelox non sono previsti dal Piano del traffico perché seguono uno specifico iter autorizzativo con la Questura e non possono essere qualificati come una soluzione definitiva al problema della velocità. Stiamo in ogni caso studiando con la Polizia municipale la possibilità di collocarne alcuni dove sono maggiori i problemi di velocità. I dossi invece saranno realizzati come attraversamenti pedonali rialzati, via via che vengono realizzate le zone 30 e che vengono eseguiti specifici lavori stradali nell’area».
 

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