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Uccisi nell’incendio a Sesto, l’abbraccio di mamma Debora: «Luca è la luce che mi dà la forza»

di Elena Andreini e Matteo Leoni
Uccisi nell’incendio a Sesto, l’abbraccio di mamma Debora: «Luca è la luce che mi dà la forza»

Sesto Fiorentino, in tanti alla veglia in ricordo del 25enne morto nel rogo insieme alla zia

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SESTO FIORENTINO. Hanno riempito la chiesa con canti e preghiere, stringendosi attorno al ricordo di Luca. Oltre duecento persone hanno partecipato lunedì sera alle 21 alla veglia organizzata dagli scout della zona per Luca Faggi, il venticinquenne deceduto insieme alla zia Francesca nell’incendio scaturito nell’abitazione di via della Sassaiola a Quinto Basso, dove è rimasta coinvolta anche la nonna Cristina di 83 anni ora ricoverata all’ospedale fiorentino di Careggi. Luca era uno scout e il mondo dello scoutismo si è raccolto intorno al suo ricordo abbracciandolo con una veglia che si è tenuta alla Pieve di San Martino di piazza della Chiesa. La cerimonia è iniziata poco dopo le 21 all’esterno della chiesta con il tradizionale cerchio creato dagli scout che poi si è sciolto in una coda avviandosi verso l’ingresso nella pieve.

Sono state le parole della mamma di Luca, Debora, a squarciare come un grido il silenzio dopo il silenzio della preghiera. Distrutta dal dolore la mamma di Luca ha ringraziato le tante persone presenti, simbolo questo, ha detto la donna, della traccia che ha lasciato Luca nei nostri cuori «e forse mi aiuterà a trovare la forza per andare avanti». «Luca – ha aggiunto – è la mia luce, festeggiamo lui e la sua bontà».


I giovani scout di Sesto Fiorentino e Calenzano hanno poi intonato alcuni canti interrotti dalla lettura del Vangelo da parte di don Daniele Bani e da momenti di raccoglimento. Tra i momenti più commuoventi quello della “canzone scelta da Luca”, quando nel ricordo degli amici, una giovane scout ha ricordato il legame stretto e forte tra Luca e l’associazione ideata da Baden-Powell, annunciando la canzone, ha detto la giovane, «che Luca aveva scelto per la sua partenza», il momento in cui si conclude il percorso scoutistico. Dopo queste parole sono partite le note di “Non ancora” di Eugenio in Via di Gioia, la canzone è entrata nel cuore dei molti giovani presenti che hanno iniziato sommessamente a cantare il testo del brano del gruppo musicale torinese. Per oltre un’ora si sono alternate preghiere a canti religiosi e brani della vita scoutistica. La difficoltà è stata concludere la veglia, con i molti giovani che non volevano staccarsi dall’abbraccio con il loro amico Luca e lasciare la pieve. «La grande presenza questa sera – ha detto la mamma di Luca – è la dimostrazione ancora una volta della sua grande bontà».

Intanto, sul fronte dell’inchiesta sull’accaduto la procura di Firenze ha aperto un fascicolo, senza indagati, per il reato di incendio colposo. Un atto dovuto da parte della magistratura inquirente, per avere modo di accertare le cause che hanno provocato l’incendio. Il pm Andrea Cusani, titolare dell’inchiesta, ha disposto che venga eseguito l’esame esterno dei cadaveri, dando anche delega al medico legale, nel caso lo ritenesse necessario, di effettuare l’autopsia.

Stando a una prima ricostruzione, le fiamme sarebbero divampate a causa del corto circuito di una coperta elettrica, che avrebbe provocato l’incendio del divano del salotto, situato al piano terra della villetta di famiglia. Il fumo prodotto dal rogo ha ucciso Luca e la zia Francesca. La nonna Cristina si trova ricoverata nella terapia intensiva dell’ospedale di Careggi.

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