Primarie Pd, il politologo De Sio: «Uno scossone travolge la politica fiorentina, ma un precedente simile ci fu coi Girotondi»
Il professore della Luiss analizza il voto dem con le possibili ricadute in città
FIRENZE. La vittoria di Elly Schlein travolge come uno tsunami la politica fiorentina che all’indomani del voto deve fare i conti col nuovo corso del partito imposto dalla base. Un esito inaspettato che Lorenzo De Sio, politologo della Luiss, interpreta collegandolo a dinamiche sia nazionali che locali.
Professore a cosa è dovuto questo risultato così netto?
«La dinamica nazionale è stata abbastanza sorprendente rispetto ai pronostici. Nel Pd convivono due anime una più tecnocratica centrista, quella dell’agenda Draghi e del dialogo con Azione e Italia viva, e l’altra più movimentista di sinistra che guarda a un rapporto più stabile con i Cinque stelle e all’esperienza del Conte due. La vittoria di Schlein in questo senso rappresenta una scelta abbastanza chiara, soprattutto in una fase in cui il Pd si trova all’opposizione, dimostrandosi fino a ora poco incisivo».
Il voto degli elettori però ha ribaltato quello degli iscritti, a cosa è dovuta questa differenza?
«Questa è la prima volta in cui emerge un dato di questo tipo, un precedente simile però è ciò che negli anni 2000 è stato il movimento dei Girotondi, che contestavano un partito troppo moderato e indulgente con Berlusconi. Il voto di domenica quindi potrebbe essere la risposta a una classe dirigente che negli ultimi anni si è appiattita troppo sulla proposta di governo».
Adesso cosa cambia a livello fiorentino e toscano?
«È un bello scossone rispetto alla compagine più moderata che aveva prevalso negli ultimi anni e che aveva portato ad esempio alla candidatura di Eugenio Giani. Anche in Regione cambiano i rapporti di forza adesso».
E Firenze, dove si vota l’anno prossimo, sarà una transizione traumatica?
«Penso si andrà verso una transizione ordinata e che ci sia leale collaborazione come emerge dalle dichiarazioni concilianti di queste ore. La variabile potrebbe essere il negoziato sulle alleanze, se si andasse verso i Cinque stelle, non compatibili con Italia viva».
Questo rimetterà in discussione anche alcuni temi come quello dell’aeroporto?
«La linea del Pd che ha prevalso fino ad ora era per lo sviluppo delle infrastrutture, a partire dall’aeroporto. Elemento quest’ultimo su cui Fossi aveva assunto una posizione diversa rispetto al partito. Inoltre nella compagine che ha prevalso il tema dell’ambiente è particolarmente sentito e questo potrebbe riflettersi su certe scelte»
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