Ferito a manganellate in una lite stradale
Danni e vetri rotti all’auto della vittima, l’aggressore denunciato dalla polizia
FIRENZE. Un uomo denunciato dalla polizia, un altro ferito e un’auto praticamente distrutta. È il bilancio di una violenta lite nata per motivi stradali, e poi degenerata in un’aggressione, avvenuta giovedì sera, poco prima delle 20, lungo via Sestese all’altezza dell’incrocio con via Bechi. Alla scena hanno assistito numerosi passanti, alcuni dei quali avrebbero anche ripreso tutto con i propri cellulari.
La discussione è iniziata per una presunta manovra azzardata da parte di una donna, una marescialla della guardia di finanza alla guida di una Mercedes Classe A, su cui viaggiava insieme al compagno. L’altro automobilista, un ventottenne fiorentino al volante di una Punto, ritenendo che gli fosse stata tagliata la strada ha inseguito la Classe A, l’ha superata e poi ha tagliato la strada alla donna, costringendola a fermarsi. Quando è sceso dall’auto lei, per evitare problemi, è ripartita, ma nel farlo lo avrebbe urtato con lo specchietto. Il ventottenne è risalito in auto e l’ha seguito ancora, tagliandole ancora la strada. Poi è uscito armato di un manganello telescopico in metalli, con cui ha cominciato a tirare colpi sul cofano, sul parabrezza e contro un finestrino della Mercedes, ,mandandolo in frantumi. Non si fermato neppure quando la donna si è qualificata dicendo di essere un militare della guardia di finanza. E quando il compagno di lei è uscito per cercare di calmarlo ha reagito con violenza, colpendolo col manganello, più e più volte, a un braccio e alla testa. Anche alcuni passanti che hanno assistito alla scena sono intervenuti per tentare di calmarlo, ma senza successo. Intanto qualcuno ha chiamato la polizia, intervenuta con agenti della squadra volante. Sul posto anche una pattuglia del pronto intervento della guardia di finanza.
Alla vista dei poliziotti il ventottenne, già noto alle forze dell’ordine, si è calmato. Dopo aver parlato un po’ con gli agenti ha ammesso le sue responsabilità. Ha confermato di aver usato il manganello, dicendo di essersi arrabbiato per la manovra, a suo dire brusca, fatta dalla donna alla guida della Mercedes. Il manganello, in metallo, è stato trovato nel corso della perquisizione della vettura, nascosto dietro al sedile del conducente. L’arma è stata sequestrata. L’aggressore dovrà rispondere dei reati di possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere, danneggiamento aggravato, lesioni personali aggravate e minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, reati questi ultimi scattati perché ha continuato nella sua condotta anche quando la conducente della Mercedes si è qualificata come esponente della fiamme gialle. Sia il compagno della donna che il ventottenne hanno riportato lesioni, non gravi, per le quali sono stati medicati in ospedale.
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