Il Palermo passa al Castellani e riporta l’Empoli coi piedi per terra
I rosanero partono forte e poi resistono al ritorno degli azzurri imponendosi per 3-1. Pellegri al terzo centro da subentrante in tre partite
EMPOLI. Il Palermo ha misurato la temperatura all’Empoli, come aveva detto alla vigilia mister Dionisi, e gli ha trovato un po’ di febbre. Nulla di preoccupante, nulla che non si possa risolvere con una settimana di riposo, ma restano non pochi rimpianti al termine di questo 3-1 per i rosanero che segna la prima sconfitta casalinga degli azzurri dopo una lunghissima serie di risultati positivi al Castellani (compresi quelli dell’ultima B di quattro anni fa). E raffredda gli entusiasmi dopo le tre vittorie consecutive senza subire reti.
Rimpianti perché di fatto la partita si è decisa al minuto 66, quando si era sul 2-1 per i siciliani. Pietro Pellegri, al terzo centro in tre partite da subentrante, l’aveva riaperta tre minuti prima prendendo prima il palo di destro e ribadendo in rete di sinistro. Tre minuti dopo, dunque, si è trovato di nuovo la palla buona sul destro dopo un miracolo di Joronen su Ceesay, ma Bani si è immolato col portiere ormai battuto. Fosse entrata quella palla, saremmo a scrivere un’altra storia. Invece il sipario è calato definitivamente al 74’ quando lo spauracchio Joel Pohjanpalo, sempre più cannoniere della B, ha approfittato di un buco di Guarino su un cross, forse deviato, dalla destra per aggiustarsela tutto solo e fulminare Fulignati.
Un passivo pesante, più di quanto si è visto in campo, perché l’Empoli ha avuto le sue brave occasioni, soprattutto nel secondo tempo, trovando sempre uno stinco o un guantone sulla strada del gol, mentre il Palermo di un indiavolato Pippo Inzaghi si è dimostrato squadra cinica oltre che solida, rilanciando la propria candidatura a una promozione diretta, l’obiettivo col quale ha iniziato la stagione.
I rosanero, seguiti a una folta tifoseria, avevano trovato il vantaggio già al 7’ sfruttando un’indecisione della difesa. Punizione di Palumbo per Le Douaron che da posizione decentrata anticipa Fulignati (uno schema che ha ricordato certe reti di Maccarone in azzurro). E avevano raddoppiato al 19’ con Pohjanpalo, perso da Obaretin, su corner di Ranocchia spizzato da Ceccaroni, confermando un’eccessiva fragilità dell’Empoli sulle palle inattive.
La ripresa era una strada ovviamente in salita per i padroni di casa, che però a un certo punto sembravano aver visto la vetta ma sono scivolati sul più bello.
Dionisi si può consolare con la rinascita di Pietro Pellegri, al terzo centro da subentrante, che ora sembra pronto anche per partire dal primo minuto, forse già dalla prossima trasferta contro la Juve Stabia. Serve la sua cattiveria per far crescere una squadra che ogni tanto commette qualche peccato di gioventù.
