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Empoli e Atalanta, due obiettivi e lo stesso problema: il gol perduto

Empoli e Atalanta, due obiettivi e lo stesso problema: il gol perduto

Gli azzurri senza un vero bomber faticano a trovare la via della rete con continuità

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EMPOLI. Uno dei problemi mostrati dall’Empoli nelle ultime giornate di campionato, e che dovrà essere superato in casa dell’Atalanta, è la sua capacità di andare a rete con regolarità. Problemi di rifinitura, oltre che di precisione sotto porta, che lo stesso mister Zanetti ha evidenziato più volte. Ma a guardare bene cosa dicono le statistiche, nonostante le difficoltà riscontrate gli azzurri non sono l’attacco peggiore della classe in questa ultima parte di campionato. Tra chi fa peggio c’è, incredibilmente, proprio l’Atalanta.

Nelle ultime cinque gare, infatti, la formazione guidata da Gasperini ha segnato solo 3 reti, contro le 4 dell’Empoli, e negli ultimi tre incontri non è mai riuscita a gonfiare la rete. Approfondendo ulteriormente, nel periodo considerato l’Atalanta ha creato 6,21 expected goal, cioè avrebbe dovuto (almeno dal punto di vista probabilistico) segnare il doppio rispetto a quanto effettivamente successo. Il dato è fortemente influenzato dalle prime due gare del periodo, la vittoria con la Lazio (2,79 xG) e la sconfitta col Lecce (1,52 xG), e dalla gara con l’Udinese (1,53 xG), mentre nelle sconfitte con Milan e Napoli non ha creato praticamente alcun problema alla porta avversaria. L’Empoli in realtà ha avuto un comportamento simile, con 6,66 xG creati nelle ultime cinque gare; ha avuto un andamento più costante, scendendo solo una volta sotto l’1 (gli 0,79 xG contro il Napoli, prestazione comunque superiore a quella degli orobici), e conseguentemente con picchi meno importanti (2,06 xG nella sconfitta contro il Monza). Sintomo di prestazioni costantemente buone ma, come evidente all’osservazione a occhio nudo delle gare degli azzurri, l’importante mole di gioco ha portato a tante occasioni poco sfruttate. Uno dei motivi del crollo delle prestazioni offensive dell’Atalanta è il periodo di forma del suo principale terminale offensivo, Ademola Lookman. Acquistato dal Lipsia questa estate, la punta nigeriana per lungo tempo non ha fatto rimpiangere due pilastri dell’attacco bergamasco come Zapata e Muriel, alle prese con infortuni e prestazioni sottotono. Lookman ha segnato ben 12 reti in campionato, 3 di queste su rigore, a fronte di 7,9 xG creati. Prestazioni, quindi, sopra la media probabilistica, che non si sono replicate da febbraio in là visto che l’ultima rete si è vista il 28 gennaio. Ci ha provato il suo partner d’attacco, il giovane danese Hojlund, a farne le veci andando in gol contro Lazio e Lecce, ma non gli si può chiedere gli straordinari. Tanto che Gasperini ha schierato Zapata dall’inizio nell’ultima gara di Napoli.

I problemi di mister Zanetti sono indubbiamente altri. L’Empoli non ha ancora, e forse mai lo farà in questa stagione, trovato un vero bomber: il miglior marcatore rimane Baldanzi a quota 4 reti, l’ultima di queste segnata contro l’Inter il 23 gennaio, seguito dall’infortunato Cambiaghi a 3 e da Parisi, Bandinelli, Marin e Satriano a 2. In mancanza di un terminale offensivo affidabile, e aspettando che almeno una tra le punte a disposizione trovi regolarità sotto porta, gli azzurri si affidano allo sforzo collettivo della squadra e agli spunti di centrocampisti e difensori per andare a rete. Ma, in un momento in cui qualcosa va sempre storto, è comprensibile che non sia sempre possibile affidarsi a questa soluzione. Un’analisi del genere non condanna a una previsione tristemente senza gol per la partita di venerdì sera; il reparto offensivo dell’Atalanta è formato da campioni che possono azzeccare la giocata in qualsiasi momento, mentre Zanetti caricherà a molla i suoi per evitare la quarta sconfitta di fila. Questi numeri ricordano semplicemente che la Serie A è categoria difficile e infingarda per tutti, squadre da Europa e formazioni in lotta per mantenere la categoria.
 

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