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Empoli, occhio alla Viola rifiorita. Fiorentina, i numeri sono bugiardi

Filippo Bandinelli
Filippo Bandinelli

La squadra di Italiano raccoglie meno di quanto semina, con l’eccezione di Braga

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EMPOLI. Osservare i propri avversari giocare poche ore prima di una partita importante come il derby di domani tra Fiorentina ed Empoli è un lusso per un allenatore come Paolo Zanetti, amante della strategia e del trovare le giuste contromisure per ogni specifica sfida. Non c’è dubbio, così, che il tecnico di Valdagno abbia guardato con attenzione la sfida di Conference League dei viola a Braga, dove la squadra di Italiano ha trionfato grazie alle doppiette di Jovic e Cabral; Zanetti sa bene che una vittoria del genere darà tanto morale a una compagine che non sta raccogliendo tutto il buono che ha costruito durante questa stagione.

La Fiorentina infatti ha 3 punti meno dell’Empoli, frutto di ben 10 sconfitte (3 più degli azzurri); nelle ultime cinque gare ha raccolto il magro bottino di un solo punto, affrontando squadre importanti come Roma, Torino, Lazio, Bologna e Juventus. I viola hanno poi segnato 23 gol, 2 in più dell’Empoli, ma ne hanno subiti 29, una rete in più degli azzurri. Un quadro particolare che, però, nasconde un rendimento in realtà molto più importante. Per esempio, la Fiorentina ha creato finora 29,7 expected goals, risultato il settimo miglior attacco della Serie A in questa statistica: secondo il modello probabilistico più usato nel mondo del calcio, i viola avrebbero dovuto segnare 6 gol in più di quanto successo. Una deficienza attribuibile principalmente alle prestazioni sottotono dei suoi attaccanti, in particolare Jovic (3 reti ma 4,6 xG prodotti) e Kouamé (2 gol ma 3,8 xG). Anche difensivamente la Fiorentina ha statistiche peggiori di “quel che dovrebbe”, con 29 reti incassate ma solo 25,6 xG subiti. L’Empoli, invece, sta vivendo una stagione opposta: ha segnato quanto previsto (21 reti contro i 21,5 xG) ma ha subito meno reti: 28 gol incassati contro 33,9 xG, l’ennesima testimonianza del valore di giocatori come Luperto, Ismajli e soprattutto Vicario.

Se già i calciatori azzurri dovranno porre massima attenzione in ogni aspetto di questa gara, contro un avversario motivato e pronto a ribaltare il suo campionato in ogni momento, si possono già individuare alcune chiavi tattiche della partita sempre attraverso i numeri. Per esempio, ci si può aspettare una giornata parecchio indaffarata per Vicario: la Fiorentina è la terza squadra in Serie A per numero di tiri (340) e la quinta per tiri nello specchio (99), a una distanza media dalla porta di 16 metri. Inoltre gli uomini di Italiano tenteranno probabilmente di tenere in mano il pallino del gioco, costringendo gli empolesi a una faticosa gara fatta di difesa e pressing, visto che hanno tentato finora 9.359 passaggi (quinta squadra in Serie A e quasi 1.700 più dell’Empoli) con un’ottima percentuale di riuscita dell’80% netto senza proporre necessariamente una costruzione dal basso o un possesso sterile nella propria metà campo. Infatti i viola sono ultimi in classifica per tocchi di palla nella propria area e penultimi per tocchi nella trequarti difensiva (l’Empoli è rispettivamente prima e terza), mentre sono la prima squadra in Serie A per passaggi di lunghezza superiore ai 25 metri e la terza per passaggi tra i 12 e i 25 metri. Anche in queste statistiche, l’Empoli si comporta in maniera diametralmente opposta.

Parlando invece di singoli, mister Zanetti vorrà sicuramente tenere a bada le principali fonti principali di gioco della Fiorentina. Questo vorrà dire schermare Amrabat e Biraghi, leader dei viola per quanto riguarda la produzione di passaggi di ogni tipologia. E se gli avversari dovessero arrivare alle soglie dell’area, attenzione ai trequartisti: se Bonaventura e Kouamé sono i migliori creatori di azioni da tiro e i giocatori che toccano di più il pallone nella trequarti offensiva, è il francese Ikone il dribblomane principale della rosa di Italiano con ben 21 tentativi andati a buon fine.

 

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