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Gli azzurri

Zanetti, prove tecniche di futuro. Il tecnico riparte dal suo 4-3-1-2

Zanetti, prove tecniche di futuro. Il tecnico riparte dal suo 4-3-1-2

Molto dipenderà dalle uscite che si potranno concretizzare da qui ad agosto

06 luglio 2022
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EMPOLI. È finalmente arrivata la notizia che tutti aspettavano, quella del primo giorno ufficiale di Paolo Zanetti a Empoli: domani alle 11 il nuovo allenatore azzurro sarà presentato al Castellani con la classica conferenza stampa di rito. Ovviamente l’ex tecnico del Venezia è già al lavoro da tempo sulla sua nuova squadra, fianco a fianco col ds Accardi, più o meno da quando è stato annunciato il suo incarico il 6 giugno. Ci sarà un certo interesse per sentire le prime parole di Zanetti da tecnico dell’Empoli, visto che si trova a raccogliere una ingombrante eredità come quella di Andreazzoli sia dal punto di vista delle vittorie arrivate la scorsa stagione (nella prima parte del campionato), che per il rapporto che ha legato la squadra al tifo cittadino.

Tanto passerà dalla rosa che la società riuscirà a fornire a Zanetti per raggiungere la salvezza. Ieri i canali ufficiali del club hanno annunciato il passaggio in azzurro di due dei giocatori che erano già certi di essere presenti sabato al primo allenamento della nuova stagione, Marin dal Cagliari in prestito con diritto di riscatto e Tyronne Ebuehi dal Benfica a titolo definitivo. Si vanno ad aggiungere a Destro, Satriano e Perisan come primi innesti della squadra, che però deve far fronte alla cessione di Asllani, al mancato riscatto di tanti dei giocatori che aveva in prestito e l’uscita di quelli per cui l’accordo temporaneo non prevedeva un acquisto futuro. Utilizzando lo schema tattico di base visto lo scorso anno, il 4-3-1-2, si può immaginare così l’undici titolare attuale: Vicario tra i pali, con Perisan suo secondo; coppia centrale formata da Viti (che però sembra ancora in procinto di esser ceduto) e uno tra Tonelli e Ismajli, anche se Luperto è in corso di ufficializzazione e riprenderebbe il suo posto da leader arretrato; laterali Stojanovic e Parisi, con Cacace in rampa di lancio ed Ebuehi come riserva del terzino destro sloveno; a centrocampo Marin sarà il nuovo regista, affiancato da due tra Bandinelli, Henderson e il rientrante Haas; Bajrami come trequartista andrà in appoggio della coppia d’attacco inedita Destro-Satriano. La base su cui lavorerà Zanetti non dovrebbe essere troppo dissimile da questo esempio di formazione.

La rosa in questo momento è costruita per questo genere di schema, soprattutto offensivamente: la mancanza di ali pure e di laterali a tutta fascia suggerisce che il centrocampo a tre e la presenza del trequartista siano imprescindibili. Una variazione plausibile potrebbe arrivare dall’utilizzo di un doppio fantasista dietro la singola punta, soluzione che il nuovo tecnico ha usato a Venezia; sembra meno verosimile pensare all’implementazione del 4-3-3, proprio per la mancanza di ali. Molto passerà da quanto Zanetti valuterà pronti alla Serie A i giovani in salita dalla Primavera: il presidente Corsi aveva annunciato Degli Innocenti, Fazzini e Baldanzi, probabilmente si aggiungerà a loro anche Ekong. Baldanzi, che ha si è fatto vedere anche quest’estate con la rete inaugurale dell’Italia negli Europei Under 19, è il profilo su cui indubbiamente si punta di più e già avrebbe potuto esordire lo scorso anno se non si fosse infortunato.

Tutti ragionamenti che fanno però i conti senza l’oste, cioè quel mercato che potrebbe ancora togliere qualche tassello e speriamo regalarne degli altri. Ricordato di Viti, che difficilmente però vedrà un evolversi delle trattative su di lui prima dell’inizio del ritiro, c’è sempre da aver timore che qualcuno possa venire a bussare alla porta di Monteboro per Vicario, Parisi o Bajrami: tasselli fondamentali lo scorso anno e che l’Empoli vorrebbe mantenere anche in questa campagna di Serie A. 
 

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