Il caso
Aggressione al volontario della Misericordia a Empoli, fermato un senza fissa dimora: è accusato di tentato omicidio
di Redazione Empoli
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I carabinieri hanno fermato l'aggressore del volontario della Misericordia di Empoli
Il 40enne, originario della Nigeria, è conosciuto alla mensa e non aveva mai manifestato segnali di pericolosità. Antonio Turrisi è tuttora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Giuseppe
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EMPOLI. È stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, con l’accusa di tentato omicidio, il 40enne, nigeriano, senza fissa dimora che venerdì tra le 11,30 e le 12 dopo aver pranzato alla mensa Emmaus di via XI Febbraio ha aggredito in strada il volontario della Misericordia di Empoli Antonio Turrisi, 84 anni, tuttora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Giuseppe dove aver subito un intervento chirurgico d’urgenza all’addome.
Grave in ospedale
Le sue condizioni restano gravi, in seguito alle lesioni riportate a causa dei violenti calci scagliati dall’aggressore per cause ancora a chiarire. Il 40enne non era nuovo alla mensa, dove aveva dato l’impressione di essere un ragazzo solitario e fragile, senza però manifestare segnali di pericolosità.
L’aggressione
È anche per questo che il brutale pestaggio a danno di uno dei volontari più noti e longevi della Misericordia – da parte di chi poco prima era stato servito con un pasto caldo – ha sconvolto l’associazione e tutta la comunità. Era stato un altro volontario a fermare la furia dell’aggressore, poi fuggito ma comunque identificato dai carabinieri che in queste ore lo hanno sottoposto a fermo e portato in carcere a Sollicciano, in attesa dell’udienza di convalida. Intanto la Misericordia, ancora sotto choc, ha deciso di tenere la mensa Emmaus chiusa anche oggi (domenica), forse riaprirà domani.