Case Nuove L’appello al sindaco: «Fate i lavori anti-allagamenti»
Gambassi I residenti: «Servono cassa di espansione e ponte più largo»
GAMBASSI TERME. Alle Case Nuove di Gambassi, via Grieco e strade limitrofe, non fa paura tanto la siccità che ha colpito questi mesi, ma le burrasche che arriveranno. Perché la frazione quando piove forte si allaga, e succede da quasi sempre. «Dobbiamo buttare via tutto, l’acqua ci entra in casa, nei garage, negli scantinati, nei cortili», dice David Ciappi, portavoce dei residenti.
Si muovono oggi questi cittadini ricordando alle istituzioni il progetto da 3 milioni di euro che doveva “salvare” dagli allagamenti il popoloso quartiere. Era stato annunciato nel settembre del 2019 dopo l’alluvione di luglio che colpì la Valdelsa. Del progetto non si sa più nulla. E i fondi rischiano di andare persi se non vengono utilizzati entro la fine dell’anno.
«Chiediamo un incontro con il sindaco di Gambassi Paolo Campinoti, con il Consorzio di bonifica del Medio Valdarno e con la Regione Toscana», afferma Ciappi.
Sono due gli interventi richiesti dai residenti e necessari. Da una parte una cassa di espansione sul rio Petroso; dall’altra l’allargamento del ponte sulla strada provinciale 26 che prosegue verso Montaione.
Ci sono poi dei problemi da risolvere in attesa dei lavori. Prosegue il portavoce delle Case Nuove: «Andrebbero ripuliti i letti dei torrenti Petroso e Arnete, il corso d’acqua che scende dalla collina di Varna fino alla frazione. Ci sono sterpaglie, vegetazione alta, detriti, sporco. È chiaro che in questa condizione il deflusso è ostruito». I due fiumiciattoli fanno da “tappo”, l’acqua tracima fuori dai bassi argini e allaga strade e abitazioni.
Non solo. «A questo si aggiunge - prosegue ancora Ciappi - la condizione di abbandono nella quale si trova la cassa di sedimentazione delle acque di scarico che si trova dove termina la regionale 429 bis a Castelfiorentino. Quest’area non viene mai ripulita dal Consorzio di bonifica del Medio Valdarno e contribuisce a provocare gli allagamenti che colpiscono le nostre case». Va avanti: «Infine, la situazione del ponte sulla provinciale 26: ha veramente poca “luce”, è molto basso e c’è molto cemento. Diventa un “imbuto” e non riesce a ricevere l’acqua che arriva quando i due torrenti sono in piena durante autunno e inverno. Quando accade il peggio, l'acqua non avendo modo di passare e trovando poi la cassa di sedimentazione piena, salta fuori dai fossi e prende la via dell'asfalto, riempiendo tutta via Grieco, causando un disastro e molti danni per noi abitanti».
Rincarano dalle Case Nuove: «A oggi nessuno ha mai fatto niente per evitare tutto questo. La nostra comunità chiede alle istituzioni di muoversi al più presto per confrontarsi nuovamente con noi cittadini e per prendere in mano il progetto, visto che ci sono in gioco 3 milioni di euro che se non vengono usati entro fine dicembre 2022 non sappiamo che fine faranno». Adesso la palla passa al Comune per una situazione che andrà risolta. l