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Iacopo Melio dice no alla candidatura con Leu

Iacopo Melio dice no alla candidatura con Leu

Il ventiseienne cerretese: «Fiero che Grasso e Civati abbiano pensato a me, ma per ora ho altri progetti»

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CERRETO GUIDI. «Non mi candido alle elezioni politiche. E vi spiego perché». Così Iacopo Melio – che, dal 2014, promuove e porta avanti progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche per le persone con disabilità – smentisce le voci, circolate negli ultimi giorni, di una sua possibile candidatura nel partito “Liberi e Uguali”. «Sono onorato che esponenti come Pietro Grasso, Pippo Civati e altri ancora, abbiano in questi mesi avanzato il mio nome come “volto civico” per le prossime elezioni. Ciò nonostante la mia intenzione è sempre stata chiara: non ho intenzione, al momento, di intraprendere un percorso di tipo politico. Ho una laurea da terminare, un libro in uscita fra due mesi (frutto di un anno di duro lavoro), ma soprattutto un’associazione da portare avanti con ancora tanti progetti in cantiere. Ho bisogno, in questa fase della mia vita, di provare a gettare le basi per il mio futuro. Basi che la politica, per quanto sia materia dei miei studi, passione e strumento nel quale credo fermamente, non può dare. La politica sarà sempre una parentesi (bellissima) nella vita di qualcuno, ma mai deve esserne la ragione, soprattutto a 26 anni, quando hai, si spera, molto ancora da imparare». Per questo, il cerretese Melio spiega che «nonostante non escluda in futuro di provare a portare la mia voce all’interno delle istituzioni, ad oggi la mia strada prevede altre direzioni. Il piacere nel ricevere una certa stima è stato grande, e non riguarda solo l’aspetto personale: il fatto che le tematiche da me promosse vengano percepite come prioritarie nei prossimi programmi elettorali mi rincuora. Sarò sempre disponibile per collaborare, da esterno, con tutte le istituzioni che vorranno abbracciare certi ideali. Sia come presidente di “#vorreiprendereiltreno Onlus”, sia a titolo personale. Ma, appunto, nelle modalità di una collaborazione apartitica, positiva e propositiva, come sempre ho cercato di fare, aperto a chiunque voglia farsi promotore di questa battaglia di civiltà. Chiarito dunque l’apprezzamento di una certa parte politica nei miei confronti, invito Pietro Grasso e gli altri a confrontarsi ed impegnarsi affinché le nostre idee diventino realtà. Rinnovando loro la mia disponibilità ad incontrarci e a stendere insieme un programma che possa rendere questo Paese più accessibile e inclusivo».

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