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Cecina conquista la salvezza: la vittoria arriva sul filo di lana – Video


	L’esultanza del Cecina dopo aver conquistato la salvezza (Foto Falorni/Stick)
L’esultanza del Cecina dopo aver conquistato la salvezza (Foto Falorni/Stick)

Contro il Castelfiorentino squadre in parità a 35 secondi dalla fine, poi il tiro di Corbinelli si ferma sul ferro

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CECINA. Su quel ferro sul quale danza il tiro scagliato da almeno 8 metri da Corbinelli c’è racchiusa tutta la stagione della Veradol Cecina. Che poco o nulla ha avuto a che spartire con le due precedenti, ma che forse anche per questo assume un valore e un significato ancora maggiore. Quel tiro che diventa lo spartiacque tra l’inferno e il paradiso (o forse il purgatorio, visto che ci sarebbe stata la serie “di riparazione” contro il Don Bosco Crocetta), dopo aver flirtato con la retina viene sputato dal ferro e garantisce a Da Prato quel sollievo a lungo desiderato. Il finale da film di una partita mica da ridere, dove Cecina ha dovuto inseguire per un tempo intero la formazione di Manetti, certo uscita meglio dagli spogliatoi e capace di punire sistematicamente gli errori in accoppiamento dei padroni di casa.

Alla fine però la salvezza è arrivata, e questa è l’unica cosa che conta: sofferta, tirata, sudata fino all’ultimo centesimo. Con l’illusione di aver reso semplice almeno la parte finale (+12 entrando nel quarto periodo), ma anche col terrore di vedersi spedita dritta alla finale play-out se solo il ferro non avesse fatto il suo dovere. Con Corbinelli in lacrime, consolato da compagni e avversari, consapevole che gli dèi del basket non hanno voluto ascoltare la sua preghiera.


Alla fine Cecina il suo l’ha fatto, pur in coda a una serata decisamente complicata. Con la combo Gutierrez-Azzano capace di imperversare nelle prime battute di gara, tanto da obbligare Da Prato a spendere il primo timeout sull’11-4 dopo nemmeno 3’. L’ondata ospite però non accenna a diminuire: altro parziale di 7-0 e Veradol spedita a -14, con soli 4 punti a referto e la sensazione di non essere davvero entrata in campo.

Con Nnabuife gravato di 3 falli dopo appena 14 minuti, per Cecina è più facile trovare soluzioni in area. Non ci sono però antidoti per fermare Azzano, che spedisce nuovamente avanti Castelfiorentino all’intervallo lungo (43-39).

Nella ripresa si accende Saccaggi, ed è un bel sollievo per tutto il PalaPoggetti: adesso sono i locali a premere forte sull’acceleratore. Bruni e Pistillo aprono una breccia nel finale di terzo quarto spingendo avanti la Veradol, che scappa sul +12 a inizio quarto periodo. Eppure la sofferenza rimane fedele compagna di viaggio: Nnabuife spara le ultime cartucce e riporta a contatto Castelfiorentino, che a 35 secondi dalla fine trova la parità a quota 78. Tintori firma il +2 con 11 secondi sul cronometro: Corbinelli si carica dell’ultimo possesso, il ferro dice che questa è la serata di Cecina. Salva e contenta, per la gioia anche di Massimo Bulleri, tifoso per un giorno (e discreto portafortuna).

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