Il Tirreno

La storia

Cecina, il diesse-imprenditore chiude col calcio: «Non ho più tempo, meglio lasciare»

Michele Falorni

	Francesco D'Amore
Francesco D'Amore

Quattro anni al Bibbona, dove ha centrato il salto dalla Seconda alla Prima categoria, poi al Cecina retrocesso dall’Eccellenza in Promozione e con cui in Eccellenza è tornato, altri due a Donoratico con il presidente Fabrizio Poeta e infine a Piombino con mister Tiziano Di Tonno

3 MINUTI DI LETTURA





CECINA. Francesco D’Amore esce dal calcio. Direttore sportivo e dirigente, ha concluso il proprio percorso lavorando a Piombino nella stagione conclusa a primavera 2022. A giugno, siccome è imprenditore a Bibbona, ha inaugurato “Il Gabbani”, un bed and breakfast, che insieme alle altre attività lo impegna tutto il giorno. Impensabile, tra appuntamenti e famiglia, proseguire. Almeno per il momento. «Non posso più garantire – spiega – la presenza di prima. Mi manca il tempo, ma è normale, perché il lavoro è cresciuto e di conseguenza ho fatto delle scelte. Ho preferito lasciare il campo, non sarei mai riuscito a conciliare tutto».

D’Amore riassume la sua esperienza tra tribuna e panchina con i numeri: quattro anni al Bibbona dove ha centrato il salto dalla Seconda alla Prima categoria, poi al Cecina retrocesso dall’Eccellenza in Promozione e con cui in Eccellenza è tornato, altri due a Donoratico con il presidente Fabrizio Poeta e soprattutto il coronavirus entrato a gamba tesa, e infine a Piombino con mister Tiziano Di Tonno nel 2021-22. «Per me – prosegue – Tiziano non è un collega o un collaboratore, è un amico vero, con il quale ho condiviso l’avventura nerazzurra. È andato a Scarlino, in Seconda, e gli auguro ogni bene perché lo merita». Il calcio è un mondo che apre scenari e porta conoscenze una stagione dopo l’altra. Ci sono dirigenti e giocatori, appassionati e addetti ai lavori pronti, una settimana dopo l’altra, a scommettere su sé stessi. «Non lo nascondo – afferma – e nemmeno lo nego. Ho conosciuto persone a livelli diversi, tra cui Igor Protti e Paolo Toccafondi, il direttore generale e il presidente del Livorno. Come tutti, ho ricevuto tanto nei momenti migliori e perso qualcosa quando mancavano i risultati. È normale, però è stata un’esperienza. Per quanto riguarda il prossimo torneo, in Promozione vedo il Cecina bene organizzato per il salto in Eccellenza, poiché società e rosa sono strutturate, mister Sebastiano Miano è bravo e le individualità ci sono. Attenzione però al Saline, che non a caso gioca al comunale ‘Loris Rossetti’ come i rossoblù e potrebbe emergere alla distanza». Intanto, Francesco guarda il calendario e sottolinea che a settembre l’appuntamento di Bolgheri dedicato al vino sarà un’altra occasione per promuovere il turismo nella zona. Come l’arrivo, a ottobre, delle bici elettriche e da strada. «Al ‘Gabbani’ – conclude – lavoriamo dodici mesi l’anno e le prenotazioni ne sono la prova. L’estate è piena, ma già per l’autunno e l’inverno ci sono richieste, complice la ripartenza dopo il periodo della pandemia. Mi auguro un giorno, se il Livorno giocherà in serie D, di ospitare le formazioni avversarie, perché qui abbiamo le condizioni per riceverle. Mi hanno contattato alcuni sodalizi anche di Eccellenza per fare il diesse: ho detto no perché manca il tempo. Mi dedico alle mie attività, in quanto possiamo per promuovere altre discipline a livello professionistico con la nostra accoglienza e la nostra offerta nelcomprensorio».
 

Flash di cronaca

Mondo

Morta Laura Dahlmeier: dopo ore di ricerche trovata senza vita la campionessa olimpica, la tragedia a 5.700 metri

Estate