Matteo Ingratta sul tetto d’Europa, le sue ragazze hanno trionfato
Grande soddisfazione per il vice allenatore delle azzurre under 21 del volley
CECINA. Pazzesco: Matteo Ingratta è campione d’Europa con la nazionale femminile di pallavolo under 21.
Da vice allenatore delle azzurre, in meno di due settimane ha chiuso in bacheca due medaglie d’oro: quella dei Giochi del Mediterraneo e questa, conquistata a Bari tra la sorpresa e gli applausi di chi, spettatore o tecnico, ha seguito la squadra dal vivo e in televisione.
Raccontare un’impresa del genere, «che mai credevo mi capitasse nella vita», ha detto Matteo, significa scavare tra storie personali e destino, occasioni e situazioni. Senza dimenticare i meriti e la capacità di rimettersi sempre in gioco su campi prestigiosi.
«Comprendere subito quanto sia successo – spiega – è difficile, perché nel momento chiave nessuno pensa a cosa possa accadere, vive di presente e si impegna al massimo. Sono i messaggi al telefono, ad esempio, che hanno definito la dimensione dell’evento. Serve però qualche giorno. Non lo nascondo: ci vuole anche una buona dose di fortuna, oltre al coinvolgimento nel solido progetto federale unito al qualificato gruppo delle giocatrici. Sì, è avvenuto tutto in fretta: al rientro dai Giochi del Mediterraneo, disputati in Algeria, all’aeroporto di Roma ci ha ricevuto il presidente del Coni Giovanni Malagò. Nemmeno il tempo di riflettere e, ricomposta la squadra, siamo partiti per la Puglia, dove abbiamo disputato due amichevoli con la Turchia in attesa che iniziassero gli Europei».
A Cerignola, in provincia di Bari, la Nazionale ha vinto il girone superando Ucraina, Austria e Serbia e ritrovando la Turchia in semifinale, domata soltanto al quinto set dopo due ore e mezzo di battaglia. In finale, di nuovo la Serbia e ancora tie-break per salire sul gradino più alto del podio mentre il palasport esplodeva. Laurearsi campionesse europee in casa vale doppio, perché da sempre la pressione è sul paese ospitante, guardato a vista. Un capolavoro di tecnica e tattica, al quale Ingratta – vice di Luca Pieragnoli in panchina – ha dato il proprio contributo.
«A scavare la differenza nei punti decisivi – prosegue – sono state le individualità al servizio del collettivo. Un mese fa non avrei mai immaginato che, in tredici giorni, avrei conquistato due primi posti. Ero già contento della convocazione azzurra e pensavo soltanto a svolgere bene il compito assegnato. Nel tempo abbiamo costruito l’idea di gioco e centrato gli obiettivi».
Ora, qualche giorno di riposo e poi rientro all’Igor Volley Novara, dove guiderà le ragazze dell’under 18 nel campionato di serie B1 stagione 2022-23. Per quanto riguarda l’azzurro, il percorso potrebbe proseguire, ma ancora non ci sono notizie ufficiali. L’anno prossimo, però, sono in calendario i Mondiali U-22. «Dedico i successi – conclude – a tutti quelli che hanno creduto in me, in particolare Alessandro Menicucci, con il quale ho cominciato l’avventura nel mondo della pallavolo femminile, e Luca Pieragnoli, attuale primo allenatore della nazionale under 21, con cui ho vissuto anche una splendida esperienza al Volleyrò Casal de Pazzi. E a chi mi ha sempre sostenuto nei momenti meno brillanti, come la mia fidanzata Martina e la mia famiglia, a chi investito su di me come professionista, credendo anche nella persona, a partire dalla mia attuale società, Igor Volley Novara di suor Giovanna Saporiti e patron Fabio Leonardi, con i quali a breve inizierò il decimo anno di attività».
Insomma, Matteo merita un premio o no?
© RIPRODUZIONE RISERVATA