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Lutto

Rosignano: addio ad Angela Lupi, donna di ferro dell’edilizia – Il ricordo dei figli: «Sempre presente»

di Ilenia Reali

	Angela Lupi in due momenti felici
Angela Lupi in due momenti felici

Rimasta vedova giovanissima, aveva gestito l’azienda di famiglia. Mamma e nonna, se n’è andata circondata dall’affetto della “sua tribù”

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ROSIGNANO. Ci sono persone che continueranno a vivere, probabilmente nei ricordi delle generazioni future, non per le scoperte straordinarie fatte per salvare l’umanità ma per un’altra cosa, altrettanto straordinaria nel mondo di chi le ha avute vicine. Per come hanno preso in mano le loro vite e abbiano trasformato quelle di chi hanno amato. È quanto probabilmente accadrà per Angela Lupi, 76 anni, imprenditrice edile di Rosignano, mamma e nonna.

Lupi domani mattina sarà esposta nelle sale del commiato delle onoranze funebri Santini a Cecina e (alle 15) di domani (17 dicembre) si terrà il funerale nella chiesa di Castiglioncello a Portovecchio. «La mia malattia – aveva detto più volte negli ultimi tempi – mi ha fatto un dono, ha fatto sì che tutta questa mia amata famiglia si sia stretta, unita, intorno a me. Ed io ne sono felice».

L’imprenditrice lascia un ricordo indelebile nelle persone che l’hanno conosciuta ma soprattutto nei figli (Diego, Alessio e Paola Paniccucci, tutti titolari di ristoranti in provincia di Livorno) e nei nipoti (Gabriel, Aurora, Nahiara, Clarissa e Vittoria).

«La mia tribù», amava dire Angela Lupi. Una donna che era stata profondamente nonna e madre oltreché imprenditrice. «Mamma – la ricorda uno dei tre figli – ha avuto una vita ricca di tante soddisfazioni ma anche di sofferenze come la morte di nostro padre a 42 anni. Lei con tre figli di 14,11 e 8 anni ha dovuto crescerci e allo stesso tempo prendere le redini dell’azienda di famiglia, la Panicucci P.».

Un’azienda edile, rimasta attiva fino al 2015 quando Lupi ha smesso di lavorare, conosciuta in tutta la provincia per i lavori portati avanti: dal primo lotto di Scapigliato passando per piazza del Mercato a via Forlì per citare alcuni dei principali interventi. Angela Lupi ha inoltre continuato, anche dopo la morte del marito, a sostenere il mondo dello sport con sponsorizzazioni alle squadre locali di Vada e Castiglioncello, di ciclismo e di calcio perchè «lei stessa sportiva, aveva fatto gare di atletica e di vela, riteneva che lo sport fosse fondamentale per la formazione del carattere».

«Era una donna con un forte temperamento – racconta il figlio – che era riuscita a inserirsi dopo la disgrazia che ci aveva coinvolti in un settore, quello dell’edilizia, prettamente maschile. Burbera, con una bella corazza , capace di grande indipendenza e di capacità di passare da un ruolo all’altro, non è mai mancata al suo ruolo di madre affettuosa e mai è trascorso un Natale in cui non abbia organizzato iniziative di solidarietà per aiutare chi stava peggio».
 

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