Cecina, si allarga l’eco-village: cos’è e come funziona la per la “vacanza condivisa” che fa il boom di prenotazioni
Prevista la realizzazione di 15 bungalow nel parco compreso nella proprietà della villa e sarà completamente finanziato dai soci, oltre mille, e dagli sponsor che un anno fa sono riusciti ad acquistare la casa per un valore di un milione e 380mila euro
CECINA. L’obiettivo è quello di arrivare a poter ospitare 100 persone contro i 36 posti attuali, posti di cui è dotata la casa Gran Pino alle Gorette. Una casa vacanze inserita all’interno del gruppo di case dell’Associazione internazionale Amici della Natura e che non è gestita come una struttura recettiva tradizionale. Il progetto di ampliamento richiesto al Comune di Cecina è previsto dal nuovo piano operativo ed è uno dei pochi spazi concessi alle Gorette. È prevista la realizzazione di 15 bungalow nel parco compreso nella proprietà della villa e sarà completamente finanziato dai soci, oltre mille, e dagli sponsor che un anno fa sono riusciti ad acquistare la casa per un valore di un milione e 380mila euro. Soci che oggi fanno fatica a prenotare un posto anche perché attualmente nell’eco-village c’è sempre la lista d’attesa.
La vacanza nella natura
«Gli Amici della natura – spiega Ursula Vetter, responsabile della struttura – è movimento che si occupa di rispetto dell’altro e della natura. È nato in Austria nel 1895 e poi dalla Francia è arrivato in Italia dove attualmente ci sono sette case. Cecina è stata la prima». Come funziona la vacanza? «I soci che vengono nelle case – aggiunge Vetter – contribuiscono alla gestione, fanno le pulizie, lavano i piatti, fanno la manutenzione del giardino. Gli ospiti vivono insieme la vacanza, pranzano e cenano insieme, si dividono i compiti. Noi siamo in mezzo alla pineta e vicino al mare. Ogni famiglia ha una stanza mentre la somministrazione non viene fatta in autonomia. Abbiamo 36 posti letto e 5 famiglie in lista d’attesa ogni settimana. Ci sono soci che rinnovano la tessera ogni anno anche se non vengono in vacanza».
L’ampliamento
«L’anno scorso abbiamo acquistato la casa con l’aiuto di soci e sponsor. I cantieri per gli ampliamenti e le ristrutturazioni vengono fatti in auto-costruzione, in Erasmus. Spesso con l’aiuto dei giovani che soggiornano in tende montate nel parco. Non si pensi che si tratta di un eco-village frequentato solo da stranieri perché, spiega Vetter, la maggioranza dei soci è italiana». Chi fa le vacanze al Gran Pino paga 45 euro al giorno compresi pranzo e cena. «Costruiremo 15 bungalow da quattro posti ciascuno per arrivare a una capienza di circa 100 posti letto contemporaneamente. Appena avremo il via libera definitivo potremo cominciare a realizzare le nuove strutture», aggiunge la responsabile.
Non solo vacanze
Si tratta di una vacanza nella natura ma anche, ovviamente, di uno stile di vita. E infatti l’associazione porta avanti anche progetti all’estero come nel Burkina Faso dove sono stati costruiti cinque pozzi d’acqua, acquistato un terreno per realizzare una scuola per l’infanzia e per mettere a punto un progetto formativo. L’associazione è ben integrata con la comunità di Cecina dove si organizza il Festival Terra Lenta, ogni settembre, per affrontare temi come la giustizia climatica, la sostenibilità e la cittadinanza attiva.
