Morto a 60 anni l’imprenditore Raffaele Colangelo: «Impossibile non volergli bene»
Ex direttore della Sarplast. Era segretario del Rotary di Rosignano
CECINA. È morto all’ospedale di Livorno dov’era ricoverato da qualche giorno per alcuni accertamenti. Raccontano gli amici che gli sono stati vicini negli ultimi tempi che non riteneva fosse nulla di grave tanto che dal ricovero aveva continuato a sbrigare cose di lavoro. Riunioni, telefonate, ordini.
Poi giovedì la situazione è peggiorata tanto che l’imprenditore è stato trasferito in terapia intensiva. Ieri mattina, sabato 5 dicembre, all’alba la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere.
Raffaele Colangelo, 60 anni, era morto. Originario di Vasto si era trasferito a Cecina dove aveva lavorato come direttore responsabile della sede di Santa Luce della multinazionale Sarplast, azienda che produceva anche tubazioni in vetroresina. Fin da subito si era inserito nella comunità cecinese con la moglie Daniela Vinciguerra e con i figli Alessio e Gianluca. Poi una decina di anni fa aveva aperto l’azienda Tekva insieme ai responsabili della produzione e delle risorse umane e ad altri due dipendenti rilevando un ramo della Sarplast, nel frattempo andata in crisi.
Recentemente, circa un anno, aveva costituito una nuova azienda di guarnizioni in metallo che ha sede nella zona industriale delle Morelline a Rosignano.
Era segretario del Rotary di Rosignano dove ha ricoperto il ruolo anche di presidente tra il 2015 e il 2016.
«Era una persona estremamente aperta», lo ricorda Tiziana Agostini, amica sua e della famiglia da molti anni, da quando i figli andavano a scuola insieme, alla scuola media inferiore.
«Dotato di una grande ironia, era un sostegno per gli amici sia quelli della stessa età, sia degli amici dei figli che in lui trovavano sempre una persona con cui confidarsi e chiedere consigli. Abbiamo trascorso con lui e la moglie, vacanze e serate divertentissime. Era dotato di una grande capacità di stare in gruppo e dava una grande forza agli amici. Era impossibile non volergli bene».
«Era molto disponibile anche con il Rotary – racconta il tesoriere Luciano Fiaschi – e soprattutto era molto divertente e gentile. Quando eravamo a cena,tra noi, faceva tantissime battute: era super allegro, teneva sempre alto il clima di una serata».
Durante il Covid, racconta Agostini, si era distinto per aver dato un grande aiuto alla comunità di Cecina. «Quando non c’erano le mascherine – dice – lui, grazie ai rapporti che aveva per lavoro con la Cina, era riuscito a trovarle e le aveva donate al Comune. Inoltre con il Rotary, insieme alla moglie, aveva sostenuto Aisla Nord Ovest dopo aver conosciuto la Sla attraverso un amico abruzzese a cui erano stati molto vicini proprio come hanno fatto con me, con la mia famiglia e con mia sorella Claudia fino a quando non è venuta a mancare».
La salma di Raffaele Colangelo si trova in viale della Repubblica nelle sale delle Onoranze funebri Santini. Martedì 9, alle ore 9, nelle sale si svolgeranno le esequie funebri. Poi è prevista la partenza per Vasto dove mercoledì si svolgerà un funerale per gli amici e i parenti abruzzesi e dove la salma sarà tumulata nella cappella di famiglia.
