Il Tirreno

Ambiente

Cecina, taglio di 26 pini: proteste di Legambiente. Il Comune: «Danni nelle case e nei marciapiedi»

di Ilenia Reali

	Uno dei pini tagliati 
Uno dei pini tagliati 

L’associazione attribuisce il “premio Attila” al vice sindaco. Il Comune: «Al loro posto verranno messi a dimora 48 nuovi alberi, più adatti al contesto urbano e con radici meno invasive»

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CECINA. Il coordinamento Cecina città futura con un post su Facebook non c’è andato leggerissimo, anche se i più l’hanno presa con ironia, e ha dato il premio Attila per l’ambiente al vice sindaco Alessandro Bechini.

Il motivo? Aver annunciato nell’incontro di martedì, con la seconda commissione consiliare di tagliare i 26 pini di via Pier della Francesca, perché stanno creando danni ai marciapiedi, alla strada e alle case e poi ieri aver subito cominciato con l’abbattimento di parte degli alberi che andrà avanti nei prossimi giorni. A prendere posizione dopo il taglio dei pini è stato Legambiente Costa Etrusca sottolineando come «l’amministrazione comunale di Cecina ha scelto la strada vecchia anziché cogliere l'occasione per introdursi al futuro ed aumentare la resilienza al cambiamento climatico» e «ciò grazie anche alla ormai esasperazione dei cittadini abitanti delle vie interessate dagli abbattimenti di pini, sanissimi ma che, costretti a morire per asfissia, si ribellano e sollevano il manto stradale e marciapiedi». «Anche i pini – sottolinea Legambiente – hanno bisogno di respirare ossigeno, come più volte spiegato ad amministratori e cittadini negli incontri promossi da Legambiente Costa Etrusca e Coordinamento Cecina Futura da specialisti e dalla stessa amministrazione comunale che sa che «per compensare il beneficio eco-sistemico dei 26 pini in corso di taglio, ne dovrebbero piantare almeno 78.000, altro che 48 come prevede l'amministrazione. Se ne renderanno conto anche gli abitanti delle vie a partire dalla prossima estate...ma troppo tardi».

«L’intervento – fanno sapere dal Comune – prevede la rimozione di 26 pini che da anni creano situazioni critiche sia negli spazi pubblici che nelle proprietà private. In cambio, verranno messi a dimora 48 nuovi alberi, più adatti al contesto urbano e con radici meno invasive. I pini esistenti stanno causando danni significativi: marciapiedi sollevati e non più accessibili per anziani e persone con disabilità, problemi alle fognature e agli scarichi delle abitazioni, fino a criticità strutturali. Parliamo di disagi che i residenti vivono da molto tempo, e con i quali l’amministrazione si è confrontata direttamente in un percorso di ascolto e condivisione. La scelta non è stata semplice. I pini sono alberi importanti, ma non sono tra le specie più adatte a vivere in aree urbane ristrette come abbiamo tutti ben presente, soprattutto alla luce dei numerosi episodi di caduta registrati negli ultimi anni in varie zone della città».

«Accanto a questo intervento – fanno sapere dall’amministrazione comunale – stiamo portando avanti un progetto che guarda al futuro: dietro l’area Iacopini nascerà un bosco urbano di circa 7 ettari, con circa 7.000 nuovi alberi. Un investimento concreto sulla qualità dell’aria, sul paesaggio e sul benessere della comunità. L’obiettivo è restituire spazi più sicuri, vivibili e accessibili, senza rinunciare al verde ma costruendolo in modo più sostenibile e duraturo».

 

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