Il Tirreno

Sanità

Ostetricia, a Cecina si va verso 520 parti: cresce l’area materno-infantile

di Michele Falorni

	La consegna della Carta dei diritti della bambina
La consegna della Carta dei diritti della bambina

I dati del dottor Masoni e la consegna della Carta dei diritti della bambina. Scoperta anche una targa per ricordare la figura di Gianni Mazzinghi

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CECINA. Due nuove iniziative per l’area materna e infantile (ostetricia e pediatria) dell’ospedale di Cecina, presentate con la conferenza stampa di ieri. La prima: una piccola targa affissa accanto alla stanza dei prelievi di sangue e dei controlli neonatali dalla famiglia di Gianni Mazzinghi, per ricordarlo a pochi mesi dalla morte, avvenuta a luglio scorso a soli 51 anni dopo lunga malattia. La seconda: la consegna, da parte dell’associazione Fidapa, della Carta dei diritti della Bambina. La terza notizia riguarda i parti: il primario Stefano Masoni conferma che dal 1° gennaio a ieri i nuovi nati sono 475, ma entro l’anno il reparto supererà i 500 per raggiungere in previsione i 510-20. Nel 2024 furono 553.

Il calo delle nascite è un problema che interessa tutta l’Italia, ma rispetto al 10 percento complessivo in meno della Penisola, nella nostra zona è più contenuto. Oltre al dottor Masoni, alla conferenza stampa erano presenti la direttrice di presidio Giovanna Poliseno, il direttore di pediatria e patologia neonatale Giovanni Gaeta, l’ostetrica coordinatrice dell’area materno-infantile Cristina Savelli, le pediatre Manuela Fierabracci e Antonella Gucci. Il dottor Gaeta ha ricordato di avere conosciuto Gianni Mazzinghi da bambino, quando già curava una malattia congenita nell’ex ambulatorio per i più piccoli.

Nel tempo, Gianni è divenuto quasi una persona di famiglia, proseguendo i controlli con il passare degli anni e affrontando la propria situazione con pazienza, dignità e coraggio. Non lascia solo un affettuoso ricordo, ma è divenuto il simbolo tra chi viene curato e chi cura. La moglie Valeria Di Fabio ha consegnato ai responsabili la piccola targa, su cui è raffigurato Mazinga Z ed è scritto “Il bimbo ‘Grande’ di pediatria Gianni Mazzinghi”. I cartoni animati giapponesi, arrivati sugli schermi italiani dal 1978, erano una delle sue passioni. “Questa situazione – ha affermato la dottoressa Giovanna Poliseno – definisce bene chi rappresentiamo e il lavoro svolto in quest’area, dove contano molto l’assistenza e i rapporti di fiducia con i medici”. Un invito a diffondere sempre la speranza. Poi, l’altra cerimonia. Per Fidapa (federazione italiana donne, arti, professioni e affari) sono intervenute la presidente del sodalizio cecinese Elvia Vispi, la vice Ornella Fabbri, la segretaria Lisetta Lastrucci e la segretaria esecutiva Liana Veracini, che ai dirigenti del reparto hanno consegnato la “Carta dei diritti della Bambina”, subito affissa alla parete vicina alle culle e, nei prossimi giorni, diffusa nelle altre unità operative ospedaliere. L’obiettivo è duplice: stringere con un gesto di affetto la nuova mamma e allo stesso tempo diffondere nove sani principi che invitino a riflettere chiunque, non solo le rappresentanti di sesso femminile. Vispi ha sottolineato che la versione originale del documento è stata presentata e approvata in Islanda nel 1997 a conclusione del seminario dal titolo “Il futuro della bambina in Europa”.

Michele Falorni
 

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