Il Tirreno

Il dibattito

Vada vuole lasciare il Comune di Rosignano: «La proposta nasce dal malessere. Caro sindaco, parliamone insieme»

di Ilenia Reali

	Roberto Creatini
Roberto Creatini

Roberto Creatini (Pro loco) interviene sulla “secessione” di Vada e sui malumori

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ROSIGNANO. «La richiesta di lasciare il Comune di Rosignano e di andare con Cecina nasce da un malessere dei cittadini di Vada. Per questo chiedo al sindaco Claudio Marabotti di parlare con i vadesi, cominciare a mettere a punto un programma di cose da fare con le scadenze. E soprattutto arrivare ad aprile (e non a giugno) con tutto pronto per dare il via alla stagione estiva». A parlare è Roberto Creatini, ex presidente della Pro loco, guida dell’Ordigno e, come lo chiamano tutti, “sindaco” della frazione per la sua capacità di essere punto di riferimento.

Creatini non entra nel merito della “secessione” di Vada che ritiene una scelta complessa da portare avanti e comunque una richiesta di interesse dei cittadini diretta all’amministrazione comunale.

«Negli ultimi 5-6 anni a Vada sono calati molto i servizi e sta peggiorando l’offerta turistica tanto che le presenze stanno diminuendo: quelle che erano le peculiarità di Vada e che la rendevano un luogo per trascorrere le vacanze carino e molto curato, adesso non ci sono quasi più. Si lamentano i turisti, si lamentano i residenti e si lamentano i commercianti».

Il timore è che adesso tutte le risorse siano spostate altrove non reinvestendo i soldi dalla tassa di soggiorno su Vada. «I problemi non sono solo recenti ma è evidente che a farne le spese ora è la gestione attuale. E la richiesta di secessione ritengo non sia altro che una reazione al fatto che i vadesi si sentono presi in giro, poco considerati».

«Dalla torre in stato di abbandono, dalle criticità legate all’erosione dell’arenile, passando per il parco comunale Imma Bandiera (mai riaperto) , fino all’annoso problema del Campo di calcio, riteniamo sia plausibile un certo malcontento, al quale la maggioranza dovrebbe prestare attenzione», aggiunge Creatini che analizza il motivo per cui Cecina ha sempre affascinato i vadesi. «È una cittadina con funzioni turistico commerciali mentre Rosignano è sempre stata più a vocazione industriale. Le affinità con Vada sono molte di più».

Ed ecco che la “secessione” non è poi un sogno così impossibile. Anche se complicato.
 

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