Vada strizza l’occhio a Cecina: «Siamo stati abbandonati» – I motivi del cambiare Comune
Torna l’idea di cambiare Comune. «Ne stiamo parlando», dicono dal movimento “SiAmo Vada”
VADA. Ne hanno già parlato con una cinquantina di persone, tutte vicine al movimento “SiAmo Vada”. Non una novità assoluta, in passato se ne era già parlato ma da tempo il dibattito si era silenziato.
Ora con la scelta dell’amministrazione comunale di realizzare la nuova piscina nell’area dell’H5 a Rosignano Solvay, Vada torna a chiedere di lasciare il Comune di Rosignano Marittimo e andare con Cecina. «Sì, ne abbiamo parlato. Siamo convinti di farlo. Ne parleremo con i nostri compaesani e avvieremo una raccolta di firme per poter iniziare l’iter istituzionale per fare il referendum»: a sostenerlo è Michele Mori portavoce del movimento. Vada del resto a Cecina ha strizzato l’occhio da sempre sentendosi più vicina al comune confinante. Meno industriale e più turistica, di conseguenza più aperta all’esterno. Con i vadesi più inclini a frequentare lì le scuole superiori, ad andare nei locali e nei negozi ma anche a condividere problematiche da risolvere come cittadina molto frequentata in estate. «Una volta venuti a sapere del forte indebitamento che porterà il progetto della nuova piscina abbiamo deciso di ripensare a cambiare Comune ( peraltro esiste un iter costituzionale che lo permette ) e provare a passare sotto Cecina. La nuova piscina, prevista da un progetto nell’area H5 ridimensionato e pertanto con molti molti meno oneri di urbanizzazione, implica che con tale indebitamento non vi sarà la possibilità di fare altri investimenti, e senza le entrate che arrivano da Scapigliato aumenteranno tasse o diminuiranno i servizi».
A Vada pensano anche alla fine che farà l’attuale piscina, probabilmente demolita data l’improbabilità di una doppia gestione. «Ci sentiamo dimenticati, vediamo il degrado aumentare e esistono problemi che ci inducono a preoccuparci come il fatto che si sostenga che il bilancio si vuole normalizzare rispetto a Scapigliato con il rischio di arrivare a una drastica riduzione dei servizi per non parlare di azzeramento degli investimenti. Inoltre dobbiamo accettare che Vada contribuisce in modo maggioritario alla tassa di soggiorno, ma: Quanti ne ritornano nella nostra frazione?»
Il movimento di Vada aggiunge inoltre che gli studenti oramai vivono sia la vita scolastica sia quella privata sull'asse Palazzi-Cecina ed entrare a far parte del ciclo urbano di Cecina significherebbe anche risparmiare oltre che dare uno sbocco naturale ai nostri ragazzi”.
Per il gruppo è quindi importante creare «un asse che va da Vada passando per la Mazzanta per arrivare a Marina di Cecina creando un circuito unico e un vero legame tra territori utile per i ragazzi, per i villeggianti dei campeggi, per i residenti. Creare un’area unica, anche dal profilo amministrativo consentirebbe di rendere nuovamente attrattiva la nostra frazione. Gioverebbe al turismo con un litorale “unico” convinti che la visione portata avanti dal Comune di Cecina ci includerebbe dandoci molti vantaggi».
