Il Tirreno

Il bilancio

Rosignano, fioccano multe per le insegne: sanzionate 40 attività. Verbale anche alla figlia dell'assessore al Commercio

di Claudia Guarino

	Un'agente della polizia municipale in servizio (Foto d’archivio)
Un'agente della polizia municipale in servizio (Foto d’archivio)

Camilla Cantini: «Avrebbero potuto inviare prima un avviso in modo tale da farci mettere in regola». Tra i destinatari delle Pec anche la palestra Ego: «Contestati per un foglio che pubblicizzava dei corsi gratuiti»

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ROSIGNANO. Alla fine chi doveva pagare ha pagato perché, per esempio, il non sapere che era necessario saldare il conto per una certa affissione o per una scritta non è una giustificazione ma «dispiace», perché «il commercio non sta passando un bel periodo e si sarebbe potuta valutare la possibilità di mandare degli avvisi per poter dare la possibilità ai negozianti di mettersi in regola». Invece sono arrivate le Pec con le multe. Una quarantina, complessivamente, tutte o quasi collegate a insegne, pubblicità o simili. L’ammontare? 311 euro l’una, se pagate entro cinque giorni. E se dal comando della polizia municipale di Rosignano fanno sapere che si è trattato di «normali controlli d’istituto» gli esercenti sono stati «colti di sorpresa», dice Camilla Cantini, titolare di Dimensione Stampa a Solvay e figlia dell’assessore al Commercio Giacomo Cantini, anche lei tra i sanzionati.

«Sono stata multata – racconta Camilla Cantini – per un’insegna vuota che, mi hanno detto, non doveva essere lì». Molte delle sanzioni fatte negli giorni scorsi, infatti, sono legate a insegne col pagamento scaduto, ritenute non conformi o “abusive”. «Credo che la polizia municipale avrebbe potuto considerare l’opportunità di inviare prima un avviso dando modo ai commercianti, che vivono e lavorano qui tutto l’anno, di mettersi in regola. Aggiungo anche che “l’ignoranza si paga” e evidenzio il fatto che il commercio non stia vivendo un momento felice».

Tra i sanzionati c’è anche la palestra Ego Anima e Corpo di Rosignano Solvay. «Ci hanno multato per un foglio messo davanti al ristorante Lo Scoglietto, pubblicizzava dei corsi gratuiti peraltro relativi a un progetto fatto con il Comune – spiega Maurizio Foschi, amministratore delegato della Evo –. Probabilmente andava fatta richiesta e pagata l’affissione perciò, essendo in fallo, abbiamo pagato la multa. Certo è che dispiace, vista la situazione».

Sanzionati anche il bagno Liana, sul lungomare Monte alla Rena di Solvay, «per una scritta sul muro privato», dice il titolare Roberto Simoncini e il porto di Solvay «per la scritta “Benvenuti al Cala de Medici” che – spiega Italo Matteo Ratti amministratore delegato della società che gestisce lo scalo turistico, sottolineando la sua amarezza – è in via Agostino Straulino dentro una concessione demaniale».

La comandante della polizia municipale di Rosignano Marittimo Annalisa Maritan, d’altra parte, sottolinea che l’accertamento delle violazioni commesse dalle attività commerciali (una quarantina riscontrate su tutto il territorio comunale) è il risultato «di una normale attività di controllo del territorio volta a garantire la legalità».


 

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