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Turismo balneare in crisi in Toscana? A Cecina per un ombrellone ci sono le liste d’attesa. Ma i consumi...


	Uno scorcio delle Gorette a Marina di Cecina
Uno scorcio delle Gorette a Marina di Cecina

Alberto Nencetti (Ippocampo): «Abbiamo registrato un +27 per cento». Elia Rossetti, Spot One: «Il ceto medio non ce la fa più a fare il weekend al mare»

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CECINA. Turismo in crisi sulle spiagge? A Marina di Cecina si preferisce andar cauti con i gridi d’allarme. La stagione è ancora lunga e, chissà, che settembre non regali una serie di weekend di sole e un gran bel lieto fine. Anzi, c’è anche chi già tira qualche somma. Perché giugno, tutti concordi, è andato molto bene, luglio meno a causa delle condizioni meteo. «Nello stabilimento ho registrato un +27%, nel campeggio +115%», dice Alberto Nencetti, Ippocampo. «È vero che a luglio i fine settimana non sono stati buoni quindi un po’ di calo c’è stato ma il segno resta sempre positivo. E a agosto poi si congestiona tutto».

Qui a farla da padroni nello stabilimento sono i “loca”, gli stagionali residenti. «È vero, abbiamo la lista d’attesa già da maggio e non è una novità. Se qualcuno lascia l’ombrellone ce ne sono venti che lo richiedono. Piuttosto direi che se c’è un problema riguarda la mancanza di ombrelloni».

Lista d’attesa anche al bagno Donna di Cuori a Marina di Cecina. «Siamo un bagno piccolo e lo riempiamo senza grandi difficoltà. Nei fine settimana siamo sold out tutta la stagione e anche nel periodo clou che va dal 9 al 24 agosto gli ombrelloni non bastano per soddisfare le richieste – dice Serena Saccà -. Qui abbiamo molti stagionali, residenti e clienti storici, quindi capita che loro ci mettano a disposizione i loro ombrelloni nei periodi in cui non ci sono o vanno in vacanza altrove e in questo modo diamo risposte a chi ce li chiede all’ultimo minuto».

E il calo drastico di cui tanto si parla? «Credo che riguardi un po’ in generale tutta la costa italiana e forse la sentono di più le strutture più grandi. Noi piccoli dobbiamo puntare sulla qualità e sui servizi e allora funziona».

Più cauta ma comunque positiva Silvia Frassinelli, Bagno Armida. «Le richieste per agosto sono tante, come sempre. La lista d’attesa non ce l’abbiamo: anche questa domenica ad esempio – dice controllando le prenotazioni – se ce li chiedono abbiamo ancora qualche ombrellone a disposizione». Semmai, spiega, il “problema” sono i turisti stranieri, giornalieri, che soggiornano nelle strutture in collina e quando vengono a Marina per trascorrere la giornata in spiaggia cercano le prime file, e se l’ombrellone disponibile è solo in fondo non lo prendono. Ma per fare bilanci è ancora presto. «Giugno è stato molto buono. Luglio meno perché sono stati cinque settimana consecutivi di tempo brutto o incerto e chi pensava di venire per il weekend rinunciava, ci sono state anche disdette. Però direi che per ora ci manteniamo nella norma e per ora con lo stabilimento possiamo dire di essere soddisfatti: tutto dipende da agosto e anche da cosa ci regalerà settembre».

Anche perché se all’ombrellone non si vuole rinunciare la differenza vera si vede, eccome, nei consumi. «Manca il ceto medio-basso – conferma Elia Rossetti, Spot One -, che non ce la fa più a fare il weekend al mare, a dormire fuori con i prezzi che ci sono e a farsi anche la giornata al mare. C’è chi ce lo dice: fai due conti e con quello che spendi qui un weekend vai all’estero. Le persone tendono a tagliare il superfluo». 
 

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