Il Tirreno

Il caso

«Operaio reintegrato». Imbarazzo in Comune a Rosignano

di Ilenia Reali
«Operaio reintegrato». Imbarazzo in Comune a Rosignano

Scapigliato: assemblea convocata sotto il municipio, poi revocata

5 MINUTI DI LETTURA





ROSIGNANO. Il lavoratore di Scapigliato sarà reinserito in azienda, con un altro ruolo. La notizia è stata diffusa ieri, giovedì 31 luglio, tra i lavoratori dell’azienda pubblica dopo che era stata convocata un’assemblea sotto la sede del Comune di Rosignano Marittimo per illustrare la contrarietà al provvedimento disciplinare che aveva portato al licenziamento di un dipendente della società.

Poco prima dell’assemblea era stato lo stesso sindacato, a quanto riferiscono i dipendenti, a rendere noto che, grazie a un incontro tra il sindaco di Rosignano Claudio Marabotti e il segretario provinciale della funzione pubblica Cgil Mauro Scalabrini, era stato trovato un accordo per reintrodurre in azienda il lavoratore, un cinquantasettenne con esperienza a cui sono state attribuite, attraverso una verifica interna, responsabilità sulla mancata vigilanza precedente all’incendio all’interno della discarica. In base alle prime informazioni c’è ancora da capire come, formalmente, il reintegro o il ritiro del licenziamento potrà avvenire.

Una “mediazione” che il sindaco, Scapigliato è una società in house del Comune, ha gestito in prima persona. Assente al tavolo di trattativa il neo amministratore unico della società Francesco Girardi che ieri ha sottolineato di non essere al corrente né dell’assemblea dei lavoratori convocata (e poi revocata) né tantomeno del tavolo di trattativa ma anzi ha rilanciato chiedendo al Tirreno di far presente quanto già riferito nei giorni scorsi «sono in attesa di capire se Confindustria e Cgil – ha detto – hanno trovato una soluzione per assumere, in un’altra società, il lavoratore con cui è venuto a mancare un rapporto di fiducia pur avendo un curriculum interessante per altre realtà del territorio».

Per tutta la giornata di ieri si è attesa una nota ufficiale dell’accordo. In tarda serata non era ancora stato formalizzato nulla nonostante ormai la notizia fosse a conoscenza dei lavoratori, degli addetti ai lavori, dei referenti politici. «Stiamo lavorando con l'amministrazione di Scapigliato e il sindacato per cercare le possibili modalità per evitare il licenziamento del lavoratore. Quando e se ci saranno novità le comunicheremo», si è limitato a dire il sindaco di Rosignano Claudio Marabotti dopo che era stata diffusa la volontà di inoltrare un comunicato ufficiale entro le 18. Riserbo anche in Cgil. No comment anche da parte dal segretario provinciale della Fp. Del resto la vicenda è ora squisitamente politica, come hanno evidenziato anche le posizioni delle opposizioni. Evidente per la maggioranza l’imbarazzo di tornare indietro rispetto a un licenziamento effettuato da un amministratore nominato dal Comune abbastanza recentemente.

Nomina decisa e avvenuta con convinzione dalla giunta sostituendo il precedente amministratore scelto nella passata legislatura. Non mancano oggi i malumori di parte del gruppo consiliare e dei partiti che sostengono la maggioranza che avrebbero auspicato una maggiore cautela nel decidere di licenziare un dipendente della principale società pubblica del territorio. «Apprezzando il lavoro svolto dalle Rsu – scrive Nicola Di Paco, segretario locale del Pd – prendiamo atto con piacere che il lavoratore di Scapigliato, licenziato a seguito dell’incendio presso il polo impiantistico, potrebbe essere reintegrato. Questo atto dimostra chiaramente una sfiducia nel ruolo dell’amministratore unico Girardi: prima licenzia il lavoratore, poi dopo l’intervento del sindaco, sarà costretto a reintegrarlo. Di fronte a queste contraddizione nelle azioni, il Partito Democratico chiede le dimissioni immediate dell’amministratore unico Girardi, che ha dimostrato anche in questa vicenda la sua inadeguatezza a gestire una realtà complessa come quella di Scapigliato». «Ricordiamo – scrive il segretario– che Girardi percepisce un compenso di 85.000 euro annui per soli due giorni di presenza a settimana in azienda, mentre il resto dei giorni li passa a gestire un'altra azienda a Tivoli. Una cifra, secondo noi, sproporzionata per chi ha dimostrato (è nostra opinione) inadeguatezza di chi dovrebbe gestire un asset strategico per il nostro territorio».

Fratelli d’Italia, con una nota del consigliere comunale Stefano Scarascia, chiede ulteriori informazioni. «La durezza del provvedimento fa intendere che l’ingegner Girardi sia in possesso di solidissimi elementi per averlo adottato: “è stato appurato che i tre dipendenti si siano assentati, per loro stessa ammissione, per circa un’ora dalla postazione di lavoro”, ha riferito. “La giustificazione sarebbe quella del caldo e della necessità di bere” che Girardi liquida addirittura con una battuta “… allora ha bevuto un fiume”».

Il consigliere chiede quindi di capire chi ha dato l’allarme e «se esiste una polizza assicurativa che coprirà, se venisse accertata, la responsabilità dei dipendenti». «Apprendiamo – hanno fatto sapere invece Sonia Baronti e Alfio Baldi, rispettivamente segretaria provinciale del Psi e coordinatrice di +Europa Rosignano – che, dopo un intervento del sindaco a nostro avviso sollecitato dalla presenza dei lavoratori di Scapigliato in consiglio comunale, si stia tentando il ricollocamento del lavoratore licenziato. Al netto dell'assenza per circa un'ora del posto di lavoro non è credibile addebitare a un semplice preposto allo scarico dei rifiuti tutta la responsabilità, neanche se ha partecipato ad un corso antincendio. Una discarica come la nostra, più soggetta di altre tipologie a incendi da autocombustione ed esposta a temperature estive sempre più calde ha bisogno di un rafforzamento importante del sistema antincendio. Infatti dopo il 28 giugno l'amministratore Girardi sta prevedendo nuove metodologie di monitoraggio delle temperature delle vasche ed altri accorgimenti. Rimane poi un punto squisitamente politico, aver sostituito il consiglio di amministrazione con un amministratore unico, oltretutto non del territorio, ha di fatto escluso dalla governance Alia Servizi Ambientali con il suo portato di grande esperienza. Non è con l'uomo solo al comando che si determina l'efficienza di una governance, auspichiamo un passo indietro dell'amministratore unico».


 

Maltempo in Toscana

Il caso

Maltempo in Toscana, centinaia di passeggeri bloccati in aeroporto a Pisa – Video

Video

Maltempo in Toscana, l'impressionante arrivo della "shelf cloud" su Pisa

Estate