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Boom di rifiuti alluvionati: ecco il bilancio di Scapigliato

di Claudia Guarino

	Franchi e Colatarci
Franchi e Colatarci

In un anno + 39% di indifferenziata: «Arrivata da tutta la regione»

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ROSIGNANO. Un fatturato in ascesa per «l’aumento (più 39 per cento) dei rifiuti indifferenziati gestiti dall’impianto Tmb» dovuto «all’incremento dei flussi regionali a seguito delle alluvioni che hanno interessato alcune zone della Toscana». Parlano di un utile di 3, 9 milioni di euro, il presidente Marco Colatarci e l’amministratore delegato Alessandro Franchi, sottolineando che a giorni l’assemblea dei soci di Scapigliato si riunirà per approvare il bilancio 2024. Il loro mandato è in scadenza e questo, con ogni probabilità, sarà l’ultimo atto prima che la gestione della discarica passi nelle mani di un nuovo amministratore che dovrà occuparsi, tra le altre cose, del progetto su cui punta l’amministrazione comunale. Ovvero il rafforzamento proprio dell’impianto Tmb per differenziare l’indifferenziata. Ma andiamo con ordine.

Il bilancio

Da Scapigliato (società partecipata all’83, 5% dal Comune di Rosignano) fanno sapere che il consiglio d’amministrazione ha appena approvato il bilancio 2024, mentre l’assemblea dei soci è convocata per il 30 aprile. «Il 2024 – fanno anche sapere da Scapigliato – si caratterizza per un aumento del fatturato a quota 51, 2 milioni, il dato più alto di sempre nella storia della società». Ci sono poi «un utile di esercizio pari a oltre 3, 9 milioni di euro e un margine operativo lordo di 20, 4 milioni di euro».

L’aumento

L’aumento del fatturato – proseguono dalla società – è correlato in particolare «all’incremento dei flussi di rifiuti gestiti dall’impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb)». Si tratta di una tecnologia che lavora sulla frazione indifferenziata dei rifiuti urbani isolando la parte metallica, la parte secca e il residuo organico. Nel 20204 ha segnato «un +39% sull’anno a fronte del +1, 46% registrato per i flussi a smaltimento». L’incremento di fatturato rispetto all’annualità precedente è dunque da attribuire «all’aumento di rifiuti urbani indifferenziati in ingresso all’impianto Tmb, provenienti da flussi regionali. Gli impianti di trattamento e smaltimento di Scapigliato, a seguito delle alluvioni che hanno interessato alcune zone della Toscana, in ragione di uno spirito solidaristico, sono stati messi a disposizione anche per far fronte all’emergenza dettata dagli eventi meteo estremi». Scapigliato, insomma, ha ricevuto, su tariffa, i rifiuti indifferenziati accumulati in tutta la Toscana dopo le ondate di maltempo.

Gli investimenti

Da Scapigliato fanno poi sapere che «il 2024 è stato un anno caratterizzato, inoltre, da investimenti rilevanti – pari a oltre 8 milioni di euro – con un focus dedicato all’innovazione. Ad esempio, l’entrata in funzione della nuova centrale di aspirazione del biogas ha permesso un ammodernamento tecnologico, che garantisce un aumento della capacità di aspirazione del biogas di discarica di oltre il 50%, incrementando i flussi disponibili per la produzione di energia da fonte rinnovabile, e un monitoraggio in continuo dei parametri di funzionamento». Per quanto riguarda la forza lavoro, «ci sono state tre le nuove assunzioni nel Polo impiantistico: i dipendenti in forza sono 96, tutti assunti con contratti a tempo indeterminato».

I dirigenti

«Con l’approvazione del bilancio 2024 si conclude il nostro mandato – commentano il Presidente Marco Colatarci e l’Amministratore Delegato Alessandro Franchi –. Il bilancio, come i precedenti, a nostro avviso, sottolinea la solidità dell’azienda. Desideriamo quindi ringraziare tutti i colleghi che, con la loro professionalità e dedizione, hanno permesso il conseguimento di questi risultati, nonché tutti i soci e i rappresentanti delle amministrazioni con cui ci siamo confrontati e dei quali restiamo a disposizione per le ultime attività previste dallo statuto societario».

Il futuro

Anche perché nel futuro di Scapigliato c’è un nuovo impianto, il cui progetto di fattibilità tecnico – economica deve essere presentato in Regione entro il 30 giugno. Ancora non sono state comunicate tutte le specifiche, ma a quanto sembra dovrebbe trattarsi di un’evoluzione dell’attuale Tmb. Per creare un impianto, cioè, capace di isolare le singole parti di un rifiuto indifferenziato in maniera ancora più efficiente rispetto a quanto fatto adesso. Ma, appunto, il progetto (che va a sostituire quello accantonato per il biodigestore) è ancora in fase di definizione. Nel frattempo è stato aperto un tavolo tecnico in Comune e sono state avviate le interlocuzioni con i sindacati.

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