Cecina, bocciodromo e Terrazza: via alla valutazione sismica
Il caso piscina apre nuovi scenari. La sindaca: «Meglio verificare»
CECINA. Il caso della piscina insegna. Dopo la doccia gelata arrivata con l’obbligo di abbattere l’impianto a causa del cemento armato che si sta sgretolando il Comune ha deciso di far fare valutazioni di vulnerabilità sismica a un altro impianto del territorio, il boccidromo, e a un’area pubblica, la tettoia della Terrazza dei Tirreni a Marina.
Il timore è quello che anche in questi casi ci possano essere dissesti più gravi di quanto si veda in apparenza.
«Il bocciodromo – dice la sindaca Lia Burgalassi – è un impianto che vogliamo riqualificare, facendoci investimenti importanti. Riteniamo quindi, prima di metterci le mani, di dover verificare la struttura. Non vorremmo trovarci davanti a un impianto che è preferibile rifare anziché riqualificare. Per quanto riguarda la Terrazza ci sono dei dissesti: i negozi sono privati ma la copertura e l’area antistante sono pubbliche».
L’edificio del Bocciodromo è già stato inserito nel programma delle opere triennali nell’elenco del 2025 e per questo è necessario procedere in termini rapidi alla perizia che è stata affidata al’ingegner Andrea Gracci per un importo di poco più di 19mila euro. «Comincerò a lavorare sulla perizia tra qualche giorno, per capire qual è la situazione reale degli edifici», si limita a spiegare Gracci che ha avuto l’incarico il 31 dicembre.
«Per quanto riguarda la Terrazza – aggiunge la sindaca Burgalassi – riteniamo di fare controlli ulteriori anche perché trovandosi sul mare i danneggiamenti potrebbero essere più seri e magari meno evidenti».
L’esigenza di abbattere la piscina ha creato del resto non poche difficoltà dal momento che prima di abbatterla sarà necessario capire se la nuova struttura sarà realizzata al posto di quella vecchia oppure in collaborazione con il Comune di Rosignano in un’area baricentrica rispetto ai due territori.
«Quando l’abbatteremo – spiega Alessandro Bechini, vice sindaco di Cecina – dovremo aver chiara la situazione anche perché quell’area non potrà essere lasciata così, come minimo dovrà essere pavimentata. Quindi entro breve dovremo decidere cosa fare e come andare avanti: una situazione non così semplice».
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