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Villa Mirabella, un patrimonio nel degrado: affreschi che si sgretolano e crolli. La storia e i tentativi per salvarla

di Alessandra Bernardeschi
villa Mirabella (Foto d’archivio)
villa Mirabella (Foto d’archivio)

Gabbro, passano gli anni ma l’edificio resta abbandonato a se stesso. Il Comune guarda a progetti da fare in sinergia con i privati

28 agosto 2024
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GABBRO. Passano gli anni, quaranta per l’esattezza, e il futuro di Villa Mirabella è ancora incerto. Sfumato l’accordo con la Società Heilman Productions Llc con sede a Los Angeles che voleva utilizzare la villa per un reality tra restauratori, l’immobile è tornato di proprietà del Comune di Rosignano Marittimo.

«C’è degrado»
La villa con i suoi affreschi dipinti da mani ignote si sta sgretolando, ma ciò che rimane intatto tra i cittadini è l’interesse che suscita questa struttura unica realizzata nel 1761. E i cittadini tornano a denunciare, ancora una volta, lo stato di «evidente abbandono della struttura» sempre più inaccessibile visto che «il cancello per entrare alla villa è stato chiuso», scrive un cittadino. Nel programma elettorale, la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Marabotti, ha dichiarato la volontà di restituire la villa alla comunità «in una forma dignitosa anche attraverso progetti in sinergia con privati o con organizzazioni di grande esperienza come il Fai». Il problema più urgente, al momento, è quello frenare lo stato di degrado che avanza di anno in anno e sta distruggendo una delle più belle ed affascinati dimore presenti nel territorio.

La storia
E non è un problema di semplice soluzione visti i danni all’esterno ed all’interno della struttura e dunque i fondi necessari per pensare almeno ad un primo intervento. Villa Mirabella, nascosta tra i cipressi e gli arbusti, si trova ai piedi del Gabbro, una delle frazioni collinari del Comune di Rosignano i cui paesaggi possiamo riconoscere nei quadri dei macchiaioli. Un paese arroccato su una collina dove trascorreva lunghi periodi il pittore Silvestro Lega, il pittore della “macchia”. La villa fu costruita nel 1761 come casa di campagna dalla famiglia Fonyet, ricca famiglia di origine francese. La dimora ha mantenuto il suo splendore fino agli inizi del 1900, passando di mano in mano a vari proprietari. E, sempre nel 1900 venne adibita a lazzaretto dopo lo scoppio di epidemia della febbre spagnola. Nel dopoguerra diventò casa colonica finché, nel 1984, fu ceduta al Comune. Da allora, nonostante i vari sforzi delle amministrazioni che si sono succedute, nessuno ha più eseguito interventi di recupero. Tutto, dunque, versa in stato di abbandono.

Sos cedimenti
Tanto da dover posizionare un cartello di divieto di accesso alla struttura per pericolo di cedimenti. Nel 1998, l’allora sindaco di Rosignano Gianfranco Simoncini, alla ricerca di fondi, inoltrò un progetto di recupero dell’immobile alla Regione Toscana. Nel febbraio 2002 il Comune di Rosignano adottò una variante urbanistica parziale per ampliare la destinazione d’uso dell’immobile che poteva essere trasformato anche in una struttura a carattere turistico ricettivo. Nel 2015 il Comune ci riprova con un avviso di manifestazione di interesse per l’acquisizione o concessione pluriennale sempre allo scopo di valorizzare la struttura. Nel 2017 viene tentata la carta dei finanziamenti messi a disposizione dal consiglio dei ministri attraverso l’iniziativa bellezza@governo. it. Tutto finito nel nulla. Poi l’idea della giunta Franchi di inserire la villa nel canale dell’Agenzia del Demanio settore immobiliare, per pubblicizzarla.

Da qui l’accordo, firmato nel 2019, con la Società Heilman Produzione la cui intenzione era quella di realizzare un reality con gara tra architetti che poi avrebbero restaurato l’immobile. Arriva il Covid e tutto si ferma fino allo scadere dell’accordo stesso. Negli ultimi mesi si parlava di architetti che avrebbero manifestato l’interesse a riqualificare la struttura mantenendo intatte tutte le caratteristiche della villa: obiettivo quello di recuperare il legame tra Gabbro e le frazioni collinari con i pittori macchiaioli. Villa Mirabella è ancora lì: una promessa di splendore e di bellezza. In attesa intanto di primi interventi di messa in sicurezza per poterla almeno riaprirei parte ai visitatori.

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