Il Tirreno

L’analisi

Turismo da Vada a Castiglioncello: giugno flop, luglio ok. «Ma le abitudini degli italiani stanno cambiando»

di Alessandra Bernardeschi
baia del Quercetano
baia del Quercetano

Gli operatori: «Ora una stagione prolungata sarebbe ossigeno»

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ROSIGNANO. Si accorciano i periodi di vacanza, soprattutto per gli italiani. I numeri ufficiali sulle presenze turistiche nel territorio della Costa degli Etruschi ancora non ci sono, ma gli operatori qualche dato alla mano già lo hanno. In sintesi: dopo un maggio e un giugno da cancellare causa maltempo, a luglio la tendenza, almeno per le presenze turistiche italiane, è il soggiorno “mordi e fuggi”. Discorso diverso per gli stranieri, che si fermano nelle varie strutture per periodi prolungati.

«Le abitudini degli italiani stanno cambiando – dice Antonio Martini dell’hotel a quattro stelle Villa Martini a due passi da piazza della Vittoria, a Castiglioncello – quest’anno la tendenza è marcatamente quella del “mordi e fuggi”, ossia permanenze di uno, due, massimo tre giorni. Una tendenza che vediamo non solo nei week-end, come è sempre stato, ma anche durante il resto della settimana. Ovviamente noi operatori dobbiamo adattarci a queste tendenza anche se tutto diventa più faticoso». Meno presenze durante la settimana per poi assistere ai pienoni nei giorni di sabato e domenica: «Forse stanno cambiando i modi di fare vacanza e le persone preferiscono fare più stacchi dal lavoro durante l’anno anziché prendersi una pausa più lunga in estate – continua Martini – o forse c’è meno possibilità di spesa da parte degli italiani». In agosto andrà un po’meglio «con il gran pienone nelle due settimane a cavallo di ferragosto».

Una tendenza che, a Castiglioncello, viene confermata da Wilma Mattioli, che da anni gestisce il noto locale “La piazzetta”. «Il nostro lavoro – dice – si concentra principalmente nel fine settimana. Ci auguriamo di poter recuperare ciò che abbiamo perso nei mesi di maggio e giugno, con settembre ed ottobre. Un’estate prolungata sarebbe davvero necessaria, darebbe una boccata di ossigeno agli imprenditori».

«Venerdì, sabato e domenica c’è il pienone. Meno persone, invece, si registrano negli altri giorni della settimana». Una tendenza, questa, che viene confermata anche da Romeo Gatti del Caffè Ginori, locale storico che si affaccia su piazza della Vittoria. «E soprattutto – dice – la sera si svuota la piazza e via Fucini. Quindi meno persone in giro». Gatti approfondisce la questione paragonando questa tendenza agli anni pre covid. «Come operatori –spiega – non dobbiamo fare i paragoni con le presenze del 2022 e 2023 quando, a causa della pandemia, tante persone hanno preferito rimanere nelle località di vacanza italiane, bensì con quelle degli anni precedenti. Oggi sono ripresi molti viaggi all’estero».

Se gli italiani scarseggiano durante la settimana, la stessa cosa non si può dire per gli stranieri. «Molti arrivano da lontano – dice Paolo Bini, che da sempre si occupa di turismo – vanno a visitare le città d’arte e poi prendono il treno raggiungono Castiglioncello, che ha una stazione in posizione centrale, per trascorrere qualche giorno di relax al mare».

Stessa tendenza a Rosignano Solvay. «Io non posso lamentarmi – dice Enrico Colombaioni del Piccolo Hotel a due passi dal mare di Rosignano – ma mi sto rendendo conto che le richieste sono di meno e concentrate in una o due notti al massimo. Nei week end dovremmo aver e mille camere per accontentare tutti ma dal lunedì al venerdì la situazione invece cambia».

A Vada, grazie anche alla presenza di campeggi, viene notata una differenza tra turisti italiano e stranieri. «Gli italiani – dice Marco Lelli presidente della Pro Loco di Vada – si concentrano nel fine settimana oppure permangono al mare due giorni per poi ripartire. Lo vediamo anche al Punto Azzurro: il sabato e la domenica l’arenile è sovraffollato e quasi non riusciamo a dare un buon servizio e tutti. Nel resto della settimana la situazione cambia radicalmente. Per quanto riguarda invece i campeggi o le altre strutture scelte anche da molti stranieri, la media della permanenza è di 6 o 7 notti e la capacità di spesa è più alta. Il problema è che gli stranieri permangono principalmente nelle strutture vanno al mare oppure, se decidono di spostarsi, lo fanno principalmente per andare a visitare le città d’arte o i borghi toscani vicini. A mancare sono anche i servizi e le infrastrutture. Quest’anno, in particolare, abbiamo avuto maggio e giugno con brutta stagione. È ancora presto per fare i conti definitivi, forse raggiungeremo le presenze di sempre ma al momento questa è la situazione». L’occhio dunque è rivolto, più che al mese di agosto quando tradizionalmente gli italiani trascorrono qualche giorno al mare, ai mesi di settembre e ottobre proprio per prolungare la stagione e recuperare sulle presenze.


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