Il Tirreno

Sicurezza

Rosignano, raffica di furti nei ristoranti: due denunciati. Riconosciuti grazie alle telecamere

Rosignano, raffica di furti nei ristoranti: due denunciati. Riconosciuti grazie alle telecamere

Polizia e carabinieri si sono coordinati nello svolgimento delle indagini

17 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





ROSIGNANO. Un’operazione di indagine congiunta in piena regola tra polizia e carabinieri. Solo in questo modo le forze dell’ordine sono riuscite a mettere insieme i frammenti di informazione e a comporre il quadro complessivo di una notte di furti – ben quattro – commessi ai danni di locali e ristoranti nella zona di Rosignano Solvay e di Castiglioncello. E a identificare e denunciare per furto aggravato in concorso due giovani, un 23enne e un 33enne di origini straniere e senza fissa dimora.

La notte del 30 marzo

I fatti risalgono alla notte tra il 29 e il 30 marzo. In poche ore due ladri battono la costa rosignanese passando in rassegna una serie di ristoranti. A cominciare da quello del circolo tennis di Castiglioncello, in pineta Marradi. I ladri arrivano al locale, forzano la porta di ingresso ed entrano nella sala del ristorante. Ma scatta l’allarme e hanno giusto il tempo di afferrare uno dei palmari utilizzati dai camerieri dell’attività per prendere le ordinazioni e qualche spicciolo dal fondo cassa prima di dileguarsi nella notte.

Intorno alle 3,40 – secondo quanto riportato dalle registrazioni delle videocamere di sorveglianza che li inquadrano in azione – la coppia di malviventi va a colpire il ristorante I Pungenti, sempre a Castiglioncello. Anche in questo caso l’allarme scatta subito dopo che i due forzano la porta: nel poco tempo a disposizione arraffano però un computer portatile e anche una scatola con dentro un paio di scarpe che il proprietario aveva comprato e lasciato all’interno del locale. Prendono anche un tablet che i due rompono facendolo cadere a terra durante la fuga. Stessa operazione anche al Fito, in zona Castello Pasquini. Poi i due ladri decidono di cambiare località e, intorno alle 4 di mattina, fanno irruzione da Ghiottopizza a Rosignano Solvay: mettono a soqquadro il locale, portano via il tablet per le ordinazioni e fuggono via.

Le indagini

Pochissimi i dubbi sul fatto che i due malviventi siano gli stessi per tutti e quattro gli episodi. Anzi, ben presto questa diventa la prima certezza per gli investigatori: non c’è solo la concordanza cronologica degli eventi, ma anche l’abbigliamento indossato è lo stesso in tutti i filmati della videosorveglianza analizzati dalle forze dell’ordine. Che capiscono l’importanza di doversi coordinare tra loro nelle indagini: due locali hanno infatti fatto denuncia ai carabinieri, gli altri due l’hanno presentata alla polizia di Stato.

Poliziotti e carabinieri si mettono così fianco a fianco e passano al setaccio tutte le registrazioni, sia quelle dei sistemi di videosorveglianza dei singoli locali che quelle ricavate dalle telecamere pubbliche: ne ricavano un’identificazione quasi completa, soprattutto nei dettagli fisici del volto e nel vestiario. Ma per quanto i sospetti gravitino tutti intorno al 23enne e al 33enne, per la certezza matematica c’è da attendere. L’assist in questo caso arriva dalla polizia di Stato di Livorno: alle 3,50 del 7 aprile infatti il personel delle volanti livornesi interviene al bar-ristorante Miami, in zona Scali delle Ancore, e fermano i due giovani mentre tentano di darsi alla fuga: scatta l’arresto in flagranza e le foto segnaletiche scattate in quell’occasione (mentre tra l’altro indossano gli stessi abiti usati nei furti a Castiglioncello e a Solvay) forniscono a polizia e carabinieri rosignanesi l’ultimo tassello mancante per l’identificazione. E scatta così la denuncia per furto aggravato.

In tutto, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la refurtiva ammonta a poco più di 500 euro, un computer portatile e circa 6 palmari. Un bottino piuttosto misero a cui vanno aggiunti i danni provocati alle strutture prese di mira durante i quattro furti. A carico del 33enne inoltre è scattata un’ulteriore denuncia da parte dei carabinieri perché già precedentemente gravato da un divieto di ritorno nel Comune di Rosignano Marittimo a cui era stato sottoposto in quanto accusato di aver commesso altri reati in zona in passato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Il caso

Arezzo, a 19 anni si opera per dimagrire e muore dopo una settimana: indaga la Procura