Il Tirreno

La tragedia

Rosignano, dramma in commissariato: gravissima giovane poliziotta

Rosignano, dramma in commissariato: gravissima giovane poliziotta

L’ipotesi più probabile è che abbia tentato di togliersi la vita

26 febbraio 2024
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ROSIGNANO. Nessuno, all’interno del commissariato di Rosignano Solvay, se la sente di pronunciare una parola. Non è solo spirito di servizio, né ordini dettati dall’alto che impongano il silenzio a trattenere gli uomini e le donne della polizia di Stato: sul volto di tutti gli agenti è dipinto il peso del dramma che si è consumata questa mattina, poco dopo le 8,30, in una delle stanze all’ultimo piano dell’edificio che svetta lungo la via Aurelia.

Secondo le prime ricostruzioni in una di quelle stanze – dedicate agli alloggi di servizio – una giovane poliziotta avrebbe tentato di togliersi la vita sparandosi con la pistola di ordinanza. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti ma tutti gli elementi, al momento, sembrano indirizzare verso l’ipotesi di un tentativo di suicidio: la giovane infatti è stata subito trasportata d’urgenza all’ospedale di Livorno e, al momento di andare in stampa, le sue condizioni rimangono gravissime e la prognosi dei medici del reparto di Rianimazione livornese resta completamente riservata.

A questo sono appese le flebili speranze di tutti coloro che la conoscono e che con lei fino a ieri hanno lavorato fianco a fianco. «No, guardi, non ci chieda niente – commenta l’agente in servizio al piantone, aprendo appena la porta del commissariato e parlando con la voce rotta – potrà immaginarlo, no? Siamo tutti sconvolti». Sul portone e sotto il citofono due fogli bianchi in formato A4 sono appesi con del nastro adesivo e recitano la stessa frase stampata in grassetto: “Gli uffici sono chiusi”. Gli sguardi preoccupati e segnati dal dolore e dallo smarrimento, però, rivelano più di mille parole. La tensione è palpabile e il timore, ora dopo ora, è che dall’ospedale di Livorno giunga la più terribile delle notizie.

Tutti si chiedono il perché su quanto accaduto, un fatto apparentemente inspiegabile per i colleghi.

Fuori la pioggia cade su Rosignano Solvay per tutta la giornata: in quel tratto di via Aurelia è l’unico suono che si avverte, a parte i treni che a intervalli regolari transitano sui binari di fronte all’edificio della polizia di Stato. Dal commissariato emergono a un certo punto i volontari della Croce Rossa di Rosignano con alcuni sacchi e gli strumenti per pulire: sono stati chiamati a intervenire per sistemare le stanze dove il dramma si è consumato la mattina. Scendono rapidi le scale davanti alla porta, che subito si richiude alle loro spalle, dopodiché salgono sul furgone e si allontanano. Scuotono il capo addolorati, prima di partire e rientrare in sede. Intanto l’attenzione e la preoccupazione di tutti i poliziotti e della questura è a Livorno, dove la giovane versa in gravissime condizioni.

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