Il Tirreno

La riqualificazione

Bibbona, al via i lavori alla tomba etrusca

di Gabriele Buffoni
Bibbona, al via i lavori alla tomba etrusca

Il sepolcro fu rinvenuto per caso nel 2018: da domani scatta il piano da 50mila euro del Comune per riqualificarlo

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BIBBONA. Inizieranno domani i lavori di riqualificazione della tomba etrusca rinvenuta nel centro storico di Bibbona – in via della Squadra – nel 2018. Dopo quasi cinque anni dal ritrovamento del manufatto, risalente ad almeno 2.600 anni fa (si tratta di una tomba a camera scavata nella roccia di calcarenite: è databile tra la fine del VII e l’inizio del VI secolo avanti Cristo) il Comune di Bibbona ha infatti ricevuto il via libera da parte della Soprintendenza per avviare il progetto di valorizzazione del sito. Un piano da 50mila euro che permetterà ai turisti di visitarlo in sicurezza e lo renderà una risorsa di importante valore storico per il territorio.

Il ritrovamento avvenne per caso. L’ingresso della tomba infatti emerse in seguito ad un avvallamento nella scalinata che collega via della Squadra a via delle Mura. Chiamati a verificare le cause di questo cedimento, i tecnici comunali si trovarono di fronte al reperto etrusco. Immediatamente fu quindi avvisata la Soprintendenza e predisposta la pulizia dell’intera cavità tombale, così da togliere ogni dubbio sulla sua origine e sul suo valore storico. La tomba risultò fin da subito priva di quasi la totalità di quelli che dovevano essere i tesori in essa custoditi: il dottor Alessandro Viesti – a cui fu affidato l’incarico di pulizia della tomba – si ritrovò davanti un monumento depredato «in epoca rinascimentale – si legge nella sua relazione – poiché si sono notati una serie di accumuli di tegole in uso tra la fine del 1700 e i primi anni dell’800 e numerosi frammenti di ceramica maiolica e graffita». I tre vani di cui si compone il manufatto etrusco infatti, secondo il parere del dottor Viesti, furono riutilizzati in epoca rinascimentale come magazzino di tegole: una sorta di discarica di ceramica che non avrebbe tenuto conto neppure della presenza dei “letti funebri” «forse distrutti all’epoca della profanazione – si legge ancora nella relazione archeologica – per recuperare spazio utilizzabile da adibire a deposito».

L’amministrazione comunale si è rivelata comunque fin da subito entusiasta della scoperta e ha proposto un progetto per lavori di valorizzazione – affidati alla ditta Domus di Cecina – che comprendono l’installazione di una scala e di una griglia metallica per preservare la tomba al passaggio dei turisti in visita e l’installazione di una copertura per preservare l’opera da eventuali infiltrazioni di acqua piovana. Lavori che partiranno domani e che porteranno a chiusure temporanee al traffico delle due strade interessate (dalle 8 alle 18 nei giorni feriali, fino al termine dell’intervento) .

«La valorizzazione di questa tomba rappresenta un valore aggiunto al nostro centro storico – dichiara l’assessore ai lavori pubblici Enzo Mulè – per il quale già da qualche anno investiamo risorse affinché possa diventare ancora più attraente. I risultati si cominciano anche a vedere perché aumentano le attività imprenditoriali del borgo soprattutto in termini di enogastronomia: l’auspicio è quello di poter dare attuazione quanto prima anche all’iniziativa condivisa con la Regione e lo studio Fuksas, che prevede miglioramenti in termini di fruibilità, di connessione interattiva ed interventi culturali». 

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