Maltempo, esonda il fiume Cecina e allaga i campi
Le autorità stimano un picco di 800 metri cubi di acqua al secondo. Il sindaco Lippi: “Chiederò un incontro urgente a Regione e Genio civile per la realizzazione dell'argine sinistro di contenimento dal ponte di Marina di Cecina al mare”
CECINA. Il fiume Cecina, in piena per le piogge i temporali della notte scorsa sulla Toscana Centrale, ha esondato in golena, tra Saline di Volterra e Ponteginori (Pisa), alluvionando i campi secondo quanto normalmente è previsto che accada in casi come questo. Insolita, invece, come segnalano sempre dalla protezione civile della Regione Toscana, è la piena del Cecina nel mese di settembre.
Altri fiumi, in secca per mesi, hanno assorbito bene la pioggia gonfiandosi ma senza particolari danni ambientali. In piena il Cornia, nel Livornese, l'Arbia e l'Ambra nel Senese. In particolare il bacino dell'Ambra, tra Siena e il Vardarno aretino risulta agli espetti il principale collettore di acque per il rapido innalzamento dell'Arno a Firenze.
Nella notte vigilate le piene degli affluenti di sinistra dell'Arno, Elsa e Era, che ricevono acque proprio dalla zona battuta dalla pioggia per ore. Ci sono aree, spiegano sempre dalla protezione civile della Regione, dove è piovuto 12 ore di fila, dalle ore 20 di sabato fino alle 8 di stamani. Epicentro di questa ondata di maltempo sembra essere il comune di Radicondoli (Siena), dove sono caduti 200 millimetri di pioggia in 12 ore, un record: a parte il piccolo borgo del capoluogo si tratta di un'area rurale con pochi edifici e molte foreste. Inoltre, verso la costa, allagamenti ci sono stati a Castellina Marittima (Pisa), paese di collina dove la rete fognaria non ha potuto ricevere tutta l'acqua piovuta.
Problemi alle rete stradale per le esondazioni di fossi e torrenti minori ci sono stati nella zona di Sasso Pisano e Pomarance in Alta Val di Cecina, e nel Senese in Val di Merse,
in Val d'Arbia e in Val d'Ambra, nei territori di Bucine e Levane (Arezzo). La circolazione stradale è ripristinata e al momento permangono difficoltà solo per raggiungere alcune case
poderali isolate a causa dell'impraticabilità temporanea di guadi e strade carrabili di fondovalle.
Intorno alle 18, come previsto, è passata senza problemi l'ondata di massima piena del fiume Cecina (Livorno) nel suo ultimo tratto prima di sfogare nel Tirreno. Le autorità stimano un picco di 800 metri cubi di acqua al secondo. Questo, come spiega il sindaco di Cecina
Samuele Lippi, grazie anche al lavoro di pulizia svolto dalla protezione civile comunale che da stamani ha operato sul tratto finale del fiume per liberare le 14 arcate del lungo ponte di
via Volterra dai rami, alberi e detriti accumulatisi dopo le forti piogge della notte. "Martedì chiederò un incontro urgente a Regione e Genio civile - ha affermato Lippi - per la realizzazione dell'argine sinistro di contenimento dal ponte di Marina di Cecina al mare.
Conclusa quest'opera bisogna pensare poi a realizzare un nuovo ponte su via Volterra eliminando le troppe arcate di quello attuale che creano pericolosi intoppi ogni volta che c'è una piena".
"Di questo ho già parlato con il presidente Giani - aggiunge Lippi -: serve un'unica autorità di controllo del fiume dalle Cornate al mare. In queste ore abbiamo visto passare migliaia di
metri cubi di legname", significa che "serve un lavoro organico di gestione del corso del Cecina". Per il sindaco sarebbe inoltre necessario realizzare un nuovo invaso che possa
trattenere le piene per dirottare le acque all'irrigazione agricola. "Abbiamo registrato - ha sottolineato Lippi - nel corso della piena una quantità di acqua pari a 800 metri cubi al
secondo che pensando al periodo di siccità sono uno spreco. Ebbene, c'è un progetto per realizzare un invaso ai laghetti Magona, in modo da poter raccogliere e sfruttare queste acque per l'agricoltura in periodi di magra"