Rinasce il bazar distrutto dal fuoco, già ritirato il permesso a costruire
La proprietà: «Abbiamo pagato in un’unica rata gli oneri di costruzione»
VENTURINA. Rilasciato il permesso di costruire. Tre anni per edificare ex novo l’ex bazar Jia Jai Mai, distrutto dall’incendio il 3 luglio 2020. Un nuovo passo in avanti quindi per la riedificazione del complesso che rinascerà in via Indipendenza 7 a Venturina Terme, con gli stessi volumi e la stessa destinazione d’uso.
Il 16 maggio è arrivata in Comune l’istanza con cui la ditta Baldini Immobiliare Sas (proprietaria) e la Etrusco Srl - società che ha in affitto ed ha subaffittato il capannone, che anni fa ospitava il Conad, alla società BLG - hanno richiesto il rilascio di pareri, nulla osta e autorizzazioni necessari a ottenere il permesso di costruire, la valutazione del progetto di prevenzione incendi e l’autorizzazione per l’avvio di una media struttura di vendita.
È servita una conferenza dei servizi, che ha interessato il settore assetto del territorio per il permesso di costruire, il servizio commercio per l’autorizzazione amministrativa, il comando provinciale dei Vigili del fuoco di Livorno per gli standard antincendio, il Genio civile della Regione Toscana per l’autorizzazione idraulica. Tutti i soggetti coinvolti dovevano esprimere il proprio parere entro il 16 agosto. Pochi giorni fa lo Sportello unico delle attività produttive ha rilasciato l’autorizzazione unica, che include i provvedimenti degli entri terzi per le rispettive competenze, dando il via di fatto all’iter di ricostruzione del bazar.
«Aspettiamo di ricevere il permesso che ci è già stato presentato dal Comune di Campiglia Marittima – afferma Antonio Cavicchi, amministratore della Etrusco Srl –, arriverà nei prossimi giorni appena saranno registrati i pagamenti degli oneri di costruzione che abbiamo pagato il 15 settembre in un’unica rata». Il progetto di riedificazione c’è da tempo, e ha trovato d’accordo tutti i soggetti coinvolti, la proprietà Baldini Immobiliare, Etrusco Srl e la società BLG. Sembrava fosse stata già trovata una ditta che si occupasse della costruzione, ma si dovrà aspettare qualche giorno ancora per conoscere ufficialmente il nome dell’affidataria dei lavori. «Stiamo raccogliendo preventivi – precisa Cavicchi –, ne abbiamo ricevuti due, ma aspettiamo di averne altri per poi prendere le opportune decisioni».
L’incendio del bazar cinese divampò il 3 luglio 2020. Il 20 agosto si conclusero gli interventi di bonifica da contaminazione di fibre di amianto delle aree delle abitazioni private immediatamente vicine al fabbricato incendiato. Mentre la demolizione della struttura fu ultimata il 15 dicembre 2020. Dopo l’incendio furono evacuate 58 famiglie, per un totale di 147 persone, alcune delle quali furono alloggiate in strutture ricettive della zona. Ci furono ritardi nel risarcimento previsto dalla polizza assicurativa nei confronti dei danneggiati. Il Comune anticipò a queste attività le spese di vitto e alloggio per le 58 famiglie, in tutto 42.662,50 euro, poi rimborsate dall’assicurazione. La nuova struttura di vendita avrà la stessa tipologia di prodotti del vecchio bazar, e rivedrà al lavoro la famiglia di origine cinese che lo gestiva e che in questi anni è stata occupata con varie mansioni in altre strutture commerciali della zona.