Il Tirreno

Rosignano

Concessionario d’auto portato in tribunale chiede i danni ai clienti

Alcune delle auto all’interno dell’area esterna del salone del venditore rosignanese Dario D’Erasmo
Alcune delle auto all’interno dell’area esterna del salone del venditore rosignanese Dario D’Erasmo

Altra puntata nella storia delle vetture americane

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ROSIGNANO. Ha sempre negato di avere raggirato i clienti che hanno comprato da lui auto con targa americana. «Non li ho truffati, ci sono i tempi di consegna, rallentati dal Covid», ha detto concessionario. Ora Dario D’Erasmo, 43 anni, di Rosignano Marittimo, finito al centro di una complessa vicenda giudiziaria, ha fatto un passo in più. Ha incaricato il suo legale, Luciano Lorusso, di Cecina, di procedere civilmente contro chi lo ha «diffamato con false accuse, anche sui social». «Le persone che mi hanno denunciato erano ben consapevoli che per immatricolare le auto americane ci sarebbe voluto del tempo, a maggior ragione ora con l’emergenza Covid. Stanno gettando fango su di me, sono degli ignoranti, nel senso che non conoscono come funzionano le procedure. Io glielo avevo spiegato molto bene, ma evidentemente se lo sono dimenticato» aveva raccontato al Tirreno, già un anno fa, il titolare dell’autosalone Forever Free delle Morelline. L’importatore di auto straniere, in particolare statunitensi, ha respinto al mittente le accuse (formalizzate con tre querele) di Roberto Agus, Loris Ceriotti e Marco Serra, di San Giuliano Terme, Milano e Trento che si ritengono raggirate dal professionista dopo aver comprato tre pick-up Dodge Ram al prezzo complessivo di 137.500 euro, finora mai consegnati. Auto che si trovano nel cortile della società, in un’area privata, «in attesa che se le vengano a prendere», aveva detto D’Erasmo. Nel frattempo le auto sono state sequestrate. Ma poi il commerciante è riuscito ad acquisirne i documenti per l’immatricolazione. Ora con il cliente di San Giuliano Terme, che lo ha accusato, si è aperto il contenzioso civile. «Ho presentato in tribunale a Pisa – spiega l’avvocato Lorusso – una comparsa di costituzione e risposta nel giudizio civile con la richiesta di un risarcimento danni di 300mila euro, in favore di Dario D’Erasmo, a titolo di risarcimento dei danni provocati alla sua immagine professionale dalle dichiarazioni rese da questo cliente». I fatti sono stati ricostruiti nel ricorso. «L’auto che il cliente sosteneva essere un rottame è stata collaudata positivamente dalla motorizzazione civile di Roma, immatricolato al Pra italiano a nome del cliente (che pertanto ne è proprietario a tutti gli effetti), è dotato di regolare libretto di circolazione e targhe ed è nella piena disponibilità del cliente stesso, per quanto egli non possa utilizzarlo soltanto a causa del sequestro preventivo adottato dalla Procura della Repubblica di Livorno, concesso per la denuncia (infondata alla luce degli eventi) spiccata dallo stesso e che lo vede istituito custode del mezzo in questione» spiega il legale. D’Erasmo opera nel settore delle auto da oltre 20 anni. «Presenteremo un’analoga richiesta di risarcimento dei danni anche nei confronti di altri clienti che lo hanno accusato senza voler comprendere le ragioni del ritardo nella consegna dei veicoli», conclude l’avvocato.

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