Il Tirreno

La tragedia

Cecina, rientra a casa e trova la compagna in fin di vita tra macchie di sangue: lei muore in ospedale

Sabrina Chiellini
Cecina, rientra a casa e trova la compagna in fin di vita tra macchie di sangue: lei muore in ospedale

La Procura apre un’inchiesta per chiarire l’accaduto: l'uomo è stato ascoltato a lungo dalle forze dell'ordine

06 luglio 2022
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CECINA. Apre la porta di casa, una villetta a schiera alla periferia di Cecina, e trova la sua compagna in fin di vita. Un’immagine choc, impossibile da cancellare. La donna, 42 anni, di origini ucraine, giace inerme in terra. Intorno ci sono macchie di sangue. È ferita alla testa, ha ematomi in più parti del corpo, compatibili con la caduta. Morirà dopo una notte e un giorno di agonia. Alle 13 di mercoledì 6 luglio avviene la morte cerebrale. Alle 20 il tragico verdetto.

Il ritrovamento

È l’uomo, quando sono quasi le 20 di martedì 5 luglio, a dare l’allarme al 118. E’ disperato, chiede l’intervento di un’ambulanza. «Aiutatemi, la mia compagna è caduta dalle scale», sono le parole del convivente al telefono con la centrale del 118. È l’inizio di una lunga notte: la donna viene prima trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Cecina in condizioni disperate. Da lì trasferita d’urgenza nel reparto di rianimazione di Piombino (in quello di Cecina non ci sono letti disponibili). Lei va in arresto cardiaco: i soccorritori riescono a rianimarla.

Le indagini

Fin dall’inizio tutto fa pensare a una caduta accidentale. La vittima è sola in casa al momento di quello che appare un incidente domestico. Potrebbe avere perso l’equilibrio ed essere caduta restando non si sa per quanto tempo in quelle condizioni. Il primo referto parla di traumi da caduta. Per fugare ogni dubbio la Procura della Repubblica di Livorno apre un’inchiesta. Si indaga, così è emerso, per maltrattamenti in famiglia: un atto dovuto, viene spiegato, che permette di avviare gli accertamenti. Viene esclusa la responsabilità di terzi nella vicenda. Dopo un lungo sopralluogo dei carabinieri della compagnia di Cecina la casa viene posta sotto sequestro dalla Procura. Per non alterare nulla, in attesa di ulteriori riscontri disposti dalla stessa Procura. L’appartamento, da quanto emerge, viene trovato in ordine, non ci sono segni che possano fare pensare a una colluttazione. I carabinieri sentono i vicini di casa, chiedono se per caso hanno sentito la donna chiedere aiuto o litigare. Niente di tutto questo. Molti, come raccontano ai cronisti, si rendono conto dell’incidente solo quando vedono arrivare l’ambulanza e dopo i carabinieri. L’indagine è affidata sia ai militari di Cecina che al reparto investigativo del comando provinciale di Livorno.

Il punto di partenza

Ogni accertamento parte dal racconto dell’uomo, il quale ha riferito che quando è rientrato in casa si è reso conto dell’accaduto e ha chiamato i soccorsi. L’imprenditore edile di 47 anni, viene invitato in caserma - anche questa è la prassi - per essere sentito sia sulle circostanze del ritrovamento che sulla loro relazione. È sotto choc, non immaginava che la compagna fosse caduta mentre lui era al lavoro. Si va subito a cercare nel passato della coppia. Viene fuori un episodio avvenuto lo scorso gennaio. Una lite in famiglia come tante, poi degenerata. I due dalle parole erano passati ai fatti con scambio di accuse.

Telecamere

Da quanto è emerso, i carabinieri hanno ricostruito la giornata della coppia, quella della donna e quella del compagno, verificandone gli spostamenti anche attraverso il controllo delle telecamere della videosorveglianza civica. In queste ore vengono anche sentiti amici e conoscenti della vittima della caduta. Tra gli amici della donna, per via delle liti tra i due, c’è chi chiede che si faccia completa luce sull’accaduto. Al momento i carabinieri della compagnia di Cecina, comandati dal maggiore Christian Bottacci, ritengono che la vicenda vada inquadrata come un incidente domestico. Dopo la caduta vengono condotte indagini in più direzioni, proprio per essere certi di come la donna ha perso la vita.

Coma irreversibile

Dall’ospedale di Piombino alle 20 di mercoledì 6 luglio arriva la conferma della morte della donna che ormai viveva a Cecina da tempo. Una persona riservata, la descrivono i vicini, rimasti sconvolti dalle notizie dell’incidente. Per prima cosa chiedono notizie sulle condizioni della donna, restando poi senza parole. Al momento non si esclude che il ritrovamento della donna sia avvenuto a distanza di tempo dall’incidente. Una forte emorragia cerebrale potrebbe esserle stata fatale, oltre alle gravi lesioni. Attivato l’iter della morte cerebrale, è stato valutato un possibile espianto di organi.


 

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