Livorno, il consigliere della Lega: "La prima causa di femminicidio è l'aborto". Fratoianni: "Basta con questi deliri"
Polemica per un post di Gasperini: "Condanniamo sempre la violenza, anche quando la sinistra non vuole". Il portavoce di Sinistra Italiana: "Insulta la memoria delle donne uccise". Ora però l'esponente salviano rischia. A Firenze espulso il giovane che aveva definito "depravati" i gay
CECINA. È polemica per un post su Facebook del capogruppo della Lega in Provincia di Livorno e consigliere comunale a Cecina Lorenzo Gasperini nel quale sostiene che "la prima causa di femminicidio nel mondo è l'aborto". Per il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni "in Toscana ci deve essere evidentemente un'epidemia di corbelleria che colpisce con particolare precisione i dirigenti della Lega". Nel post Gasperini, citando come fonti alcuni articoli online tra cui uno del Guardian del 2006 e Lancet, scrive: "Lo sapete che la prima causa di femminicidio nel mondo è l'aborto? E che ci sono Paesi in cui addirittura si uccidono con aborto bambine selettivamente scelte in quanto femmine? Per esempio in India. Condanniamo sempre la violenza, anche quando la sinistra non vuole e alza la voce perché non ha più argomenti".
"Non bastavano - prosegue in una nota Fratoianni - i continui inaccettabili episodi di violenza nei confronti delle donne, la lista infinita di uccisioni di donne, ci si mette pure questo leghista a insultarle e ad umiliarle con queste fandonie." Quel consigliere comunale, Gregorio Martinelli Da Silva, è stato però espulso dal partito porprio per le parole scritte in una mozione, in cui definiva l'omosessualità "una grave depravazione". "L'ho detto qualche giorno fa - conclude Fratoianni - per il caso del leghista omofobo di Bagno a Ripoli (Firenze), basta con questi deliri, fatevi vedere da uno bravo davvero".
Gasperini non è nuovo a provocazioni. Studi in filosofia politica, amicizie ultra-cattoliche, anni fa si fece notare in consiglio comunale a Cecina: "Enrico Rossi - disse - è favorevole alla pillola abortiva, che è uno sterminio sistematico di innocenti. Hitler e Stalin al cospetto sono stati molto più buoni".