L'incidente
Amianto, 4 tonnellate lungo le strade
di Alessandra Bernardeschi
Nel 2016 fatti 37 interventi per rimuovere rifiuti contenenti eternit abbandonati, la polizia municipale ha emesso 43 multe
11 maggio 2017
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ROSIGNANO . In un anno il servizio Rea, attraverso 37 interventi, ha raccolto 3.800 chilogrammi di materiali contenente amianto. Circa 4 tonnellate di amianto abbandonato nei boschi o accanto ai cassonetti dell’immondizia, senza nessuna protezione. Un dato, ufficiale rilasciato dall'assessore all'ambiente Daniele Donati, che la dice lunga su quanto ancora poca sia la sensibilità civica e ambientale di tanti cittadini che abbandonano una sostanza, l’amianto appunto, direttamente responsabile del mesotelioma pleurico.
E tutto questo nonostante gli appelli dell’Osservatorio nazionale amianto circa il numero sempre maggiore di persone che si ammalano di questo tipo di tumore. Intanto si fa dura la battaglia per contrastare gli abbandoni che in un anno sono costati a Rea, e dunque alle tasche di tutti i cittadini, 576mila euro «cifra che potrebbe essere risparmiata per abbassare ad esempio la Tari- dice Donati - o per investimenti rivolti alla raccolta differenziata».
Una battaglia che ha portato «il corpo di polizia municipale - continua l’assessore all’ambiente - a emettere 43 contestazioni. In particolare 26 multe da 50 euro ciascuna, così come da regolamento Comunale, legate per lo più all’abbandono di sacchetti dell’immondizia fuori dai cassonetti; 16 sono state invece le sanzioni per abbandono di rifiuti nell’ambiente» e dunque nei boschi, aree verdi o spiagge.
«In questo caso - dice Donati - la contravvenzione è di circa 600 euro per ciascuna violazione. Infine è stata notificata una notizia di reato per abbandono di rifiuti per 6mila 500 euro». Una sorveglianza, quella per combattere l’abbandono di rifiuti nelle aree verdi e lungo le strade, resa possibile anche grazie «alle videocamere che sono state installate accanto ai cassonetti o in vari punti di raccolta». Videocamere che possono essere spostate a seconda delle segnalazioni. «Sempre in un anno la Rea ha effettuato 7mila 216 interventi per ingombranti abbandonati in varie zone del territorio comunale e 2mila 800 per potature, sempre abbandonate. A tutto ciò si vanno ad aggiungere 8mila 431 interventi effettuati su chiamata da parte di cittadini per il ritiro di oggetti ingombranti (vecchi frigoriferi, armadi, materassi) e per potature di giardini».
Si tratta di numeri importanti «e, nonostante la sorveglianza - continua Donati - non è semplice trovare chi getta impunemente rifiuti per strada». Servizi che ovviamente hanno un costo per le casse comunali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
E tutto questo nonostante gli appelli dell’Osservatorio nazionale amianto circa il numero sempre maggiore di persone che si ammalano di questo tipo di tumore. Intanto si fa dura la battaglia per contrastare gli abbandoni che in un anno sono costati a Rea, e dunque alle tasche di tutti i cittadini, 576mila euro «cifra che potrebbe essere risparmiata per abbassare ad esempio la Tari- dice Donati - o per investimenti rivolti alla raccolta differenziata».
Una battaglia che ha portato «il corpo di polizia municipale - continua l’assessore all’ambiente - a emettere 43 contestazioni. In particolare 26 multe da 50 euro ciascuna, così come da regolamento Comunale, legate per lo più all’abbandono di sacchetti dell’immondizia fuori dai cassonetti; 16 sono state invece le sanzioni per abbandono di rifiuti nell’ambiente» e dunque nei boschi, aree verdi o spiagge.
«In questo caso - dice Donati - la contravvenzione è di circa 600 euro per ciascuna violazione. Infine è stata notificata una notizia di reato per abbandono di rifiuti per 6mila 500 euro». Una sorveglianza, quella per combattere l’abbandono di rifiuti nelle aree verdi e lungo le strade, resa possibile anche grazie «alle videocamere che sono state installate accanto ai cassonetti o in vari punti di raccolta». Videocamere che possono essere spostate a seconda delle segnalazioni. «Sempre in un anno la Rea ha effettuato 7mila 216 interventi per ingombranti abbandonati in varie zone del territorio comunale e 2mila 800 per potature, sempre abbandonate. A tutto ciò si vanno ad aggiungere 8mila 431 interventi effettuati su chiamata da parte di cittadini per il ritiro di oggetti ingombranti (vecchi frigoriferi, armadi, materassi) e per potature di giardini».
Si tratta di numeri importanti «e, nonostante la sorveglianza - continua Donati - non è semplice trovare chi getta impunemente rifiuti per strada». Servizi che ovviamente hanno un costo per le casse comunali.
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