Il Tirreno

Speciale Tessile News 2022

Confindustria Toscana Nord a Pitti Filati con i filatori pratesi sul tema “Animal Welfare” e tracciabilità

Raffaella Pinori
Raffaella Pinori

Sarà una ripartenza in grande quella del comparto del tessile di Prato alla Fortezza da Basso di Firenze per Pitti Filati dal 29 giugno al 1 luglio 2022, con una ripresa positiva e un’attenzione particolare all’ “Animal Welfare” e alla tracciabilità, che saranno oggetto di un convegno il 30 giugno.

12 luglio 2022
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Un ritorno in Fiera con grande entusiasmo per le aziende che presenteranno le collezioni autunno-inverno 2023/24 in presenza, con tanti clienti che negli ultimi due anni non hanno potuto partecipare, seppur con le incertezze che accomunano tutta l'economia mondiale, ma anche con lo spirito positivo che nasce dalle buone prestazioni del comparto. «Sono stati due anni in cui il comparto ha subito un forte arresto, a partire dal 2020 - ha detto Raffaella Pinori coordinatrice del gruppo Produttori di filati della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord - Il che ha destato grande preoccupazione, tenuto conto che su Prato, sono 80 le aziende che producono filati per maglieria – solo quelle che hanno rapporti autonomi col mercato, non le filature contro terzi - con circa 1500 dipendenti diretti. Ma hanno ampiamente recuperato quel 25% di fatturato che avevano perso nel 2020 ed è presumibile che il valore della produzione 2022 possa superare i 620 milioni dell'ultimo anno pre-covid, il 2019. La produzione del 1° trimestre 2022 ha segnato +27,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 e +9,8% rispetto al 4° trimestre del 2021; il confronto sempre del 1° trimestre 2022 con la media del 2019 evidenzia un ottimo +12,5%». Un buon recupero anche per quanto riguarda l'export, con il 1° trimestre 2022 che segna +4% in valori rispetto allo stesso periodo del 2019 (+42,1% rispetto allo stesso periodo del 2021). Un dato importante, quest'ultimo, perché l'export costituisce il 55% del fatturato dei produttori di filati per maglieria (una quota inferiore invece per i filati da tessitura, assorbiti per lo più dal mercato interno).

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Un quadro nettamente positivo, quindi, dovuto a tendenze moda che vedono la maglieria in evidenza, ma che premia anche i consistenti investimenti fatti negli anni dalle filature pratesi. Stile, organizzazione del lavoro, funzione commerciale e marketing hanno visto un impegno forte delle imprese, così come, in maniera particolare, la sostenibilità, un settore che ha trovato le filature molto resilienti, soprattutto riguardo alle tematiche del riciclo. Grande l’attenzione all’ “Animal Welfare”, e proprio su questo tema insieme a quello del rispetto della tracciabilità, si incentra il workshop "Animal Welfare: the resilient supply chain of animal textile fibers production" che il gruppo Produttori di filati della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord organizza giovedì 30 giugno alle ore 14.30 alla Fortezza da Basso di Firenze durante la fiera, grazie all'ospitalità e alla collaborazione di Pitti Immagine. Ad aprire i lavori sarà Raffaella Pinori, che commenta così la fiera e il workshop: «Come filatori pratesi andiamo in fiera certi della qualità dei nostri prodotti e con segnali di forte interesse da parte dei nostri clienti. Viviamo tempi difficili, segnati, oltre che da preoccupazioni di carattere generale e dal problema comune a tutti dell'incremento dei costi energetici, da approvvigionamenti di materie prime tessili difficili e onerosi: tutto questo però è uno stimolo in più a dare il meglio delle nostre capacità.

Presentando le nostre collezioni per l'autunno-inverno abbiamo modo di manifestare tutte le straordinarie esperienze e conoscenze maturate dal distretto tessile pratese nelle fibre animali, quelle che non a caso sono al centro del workshop organizzato per giovedì 30 giugno. Con questa iniziativa intendiamo sottolineare come le filiere produttive siano qualificate, tracciate e pronte a rispondere alle esigenze del consumatore attento al benessere degli animali, cui dobbiamo fibre di eccezionale valore. I grandi passi avanti fatti in questo ambito devono essere non solo concreti come già in gran parte sono, ma anche ben documentabili per dare tranquillità ai consumatori sull'eticità dei loro acquisti. Su questo vogliamo assicurare il nostro impegno e la disponibilità a lavorare con le associazioni che si occupano di questo tema a livello internazionale».
www.confindustriatoscananord.it

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